L'ex deputato regionale di Trapani Livio Marrocco dovrà restituire 56.803 euro

L’ex deputato regionale di Trapani Livio Marrocco, capogruppo di Fli nella scorsa legislatura, dovrà restituire alle casse pubbliche 56.803 euro. La somma è stata stabilita dalla Corte dei Conti, che sta via via esaminando i casi delle cosiddette “spese pazze” all’Ars, cioè le spese fatte dai capigruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana nella scorsa legislatura, non funzionali però ai lavori dei gruppi parlamentari. Tra le spese che Livio Marrocco non è riuscito a giustificare ci sono anche 22 numeri del fumetto Diabolik, la revisione di un motore, e un pranzo di Pasqua per sei persone. Marrocco è l’ottavo politico, coinvolto nell’indagine, per il quale la Corte dei Conti ha emesso sentenza. Scrivono i giudici contabili:

“Il  convenuto ha tenuto una condotta, non occasionale, la cui estrema disinvoltura va reputata oggettivamente incompatibile con la natura pubblica delle risorse in questione e con il connesso dovere di “dare conto” del loro utilizzo, apparendo tale condotta sicuramente più aderente alla gestione di denaro proprio».

Tra le spese contestate ci sono 1.472 euro di «regali» (tra cui 101 agendine Nazareno Gabrielli e un portafogli), 5.057 euro per ristoranti, 6.748 euro per viaggi e soggiorni,1.651 euro «per acquisti di beni vari ed erogazioni liberali» tra cui un iPad Apple con accessori, generi alimentari, abbigliamento, ottica, prodotti per la casa e per la persona, servizi di lavanderia, farmaci e parafarmaci. Contestati anche 1.384 euro di «spese condominiali» per la sede regionale e 174 euro per l’acquisto di giornali e fumetti, tra cui, come dicevamo, 22 numeri di «Diabolik».

Marrocco è da poco tornato alla politica attiva, aderendo ad Azione Nazionale, e da più parti il suo nome viene indicato come possibile candidato Sindaco a Trapani del centrodestra. E’ forse anche per questo che i commenti più feroci nei suoi confronti sono venuti dall’ex Sindaco di Trapani, Mimmo Fazio, oggi consigliere comunale e parlamentare all’Ars: “E ancora questo signore ha il coraggio di parlare…” ha scritto, lapidario, Fazio.

La sentenza è della sezione giurisdizionale della magistratura contabile e segue quelle a carico di Bufardeci, Musotto, Leontini, De Luca, Maira,  Fiorenza e Antonello Cracolici. L’attuale assessore regionale all’agricoltura, ai tempi capogruppo del Pd all’Ars, è stato condannato a restituire 346.000 euro.

Parallelamente, c’è l’inchiesta della Procura di Palermo. L’ipotesi è quella di peculato, e le indagini – nella seconda parte – si sono chiuse lo scorso Marzo. Secondo gli accertamenti espletati dalla Guardia di finanza, i 35 parlamentari avrebbero utilizzato per finalità personali i fondi dell’Assemblea regionale erogati per il funzionamento dei gruppi parlamentari: dai soggiorni in hotel per i familiari all’acquisto di chili di dolci, da regali per matrimoni alle spese di condominio di appartamenti privati, all’acquisto di tablet e impianti hi-fi.

Quando scoppiò lo scandalo, ormai due anni fa, Livio Marrocco dichiarò:

“Sono sereno e chiarirò nella sede opportuna di non aver mai fatto ricorso a soldi pubblici per spese personali. Ad esempio  è falso che io abbia stipulato abbonamenti a Diabolik: quel fumetto era allegato a uno dei quotidiani che in quanto capogruppo davo mandato di acquistare per metterli a disposizione del gruppo di Fli all’Ars. Su questo come su tutti gli altri rilievi che mi vengono mossi ho la coscienza a posto e lo dimostrerò ai magistrati, verso i quali nutro come sempre la massima fiducia”.