Lotta alla ludopatia: la nuova proposta del Governo in esame alla commissione finanze

Il disegno di legge presentato dal sottosegretario all’Economia e alle finanze, Massimo Bitonci (Lega) sulla razionalizzazione dei punti gioco e il contrasto al Gap, sarà sottoposto all’esame della commissione Finanze della Camera dei deputati. Sul testo daranno un parere anche le commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio, Cultura, Attività produttive, Affari sociali e Politiche dell’Unione europea.

 

Nel disegno di legge sul contrasto al gioco d’azzardo patologico “Disposizioni per il contrasto della ludopatia e la razionalizzazione dei punti di vendita di gioco pubblico”, annunciato a maggio alla Camera dei deputati e ora pubblicato integralmente, Bitonci sosteneva la necessità di ripensare l’offerta di gioco limitando la presenza delle slot machine solo in quei locali dove viene assicurato un controllo professionale sugli apparecchi e sui giocatori, sottolineando che tali locali sono gli unici in grado di garantire maggiori possibilità di controllo assicurando il presidio sul territorio.

 

La bozza proposta da Bitonci segue a breve distanza di tempo l’approvazione del Total Adv Ban e l’aumento del Preu per slot machine e vlt, ovvero i due principali provvedimenti relativi ai Giochi inseriti dal governo pentastellato nel Decreto Dignità.

 

La relazione introduttiva di Bitonci riporta che la proposta di legge “propone di dettare criteri più stringenti per l’installazione degli apparecchi da intrattenimento, al fine di limitare l’accesso indiscriminato ad essi“.

 

Vieta in particolare l’installazione delle new slot negli esercizi commerciali con attività principale diversa dalla commercializzazione dei prodotti di gioco pubblico che abbiano una superficie inferiore a 20 metri quadrati. L’installazione è inoltre vietata negli stabilimenti balneari, nei circoli privati, nei centri di raccolta scommesse che raccolgono in Italia per conto di operatori esteri, che operano in forza della sentenza cosiddetta Costa Cifone emessa il 16 febbraio 2012 dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea, e nelle sale pubbliche da gioco dove, in aggiunta, “è vietata anche l’installazione delle videolottery di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), del Testo unico di pubblica sicurezza”.

Si prevede inoltre “una ridisegnazione del sistema di contingentamento, ovvero il numero massimo di congegni che è consentito installare in rapporto alla superficie dei locali destinata alla vendita o all’attività economica e sociale nei bar, nei ristoranti e negli alberghi, riducendo il numero massimo di apparecchi installabili rispetto al numero oggi consentito”.

 

Contiene disposizioni sulla “realizzazione dei locali destinati all’installazione delle new slot negli esercizi commerciali che devono essere architettonicamente separati dalle aree destinate all’attività principale dell’esercizio e la loro superficie non deve essere prevalente rispetto a quella dedicata all’attività principale. In tali locali deve essere prevista un’apposita area destinata ai fumatori nel pieno rispetto della normativa anti-fumo”.

 

Detta altre disposizioni in “materia di orario, con l’obiettivo di evitare che la possibilità dell’accesso al gioco, a qualsiasi orario del giorno e della notte, possa favorire in maniera indiscriminata la dipendenza, almeno per i dispositivi fisici, tenuto conto dell’ormai dilagante fenomeno del gioco online illegale su cui, invece, è più difficile intervenire”.