Maiolini: nei prossimi giorni presento le mie dimissioni da presidente dell’Irfis

Francesco Maiolini è pronto a lasciare la presidenza dell’Irfis: nei prossimi giorni presenterà le dimissioni al presidente della regione Rosario Crocetta. Lo ha raccontato l’ex direttore generale di Banca Nuova oggi al vertice dell’Istituto tornato in mano della regione, in un’intervista rilasciata al quotidiano online Livesicilia. Una intervista in cui parla di questioni giudiziarie e dei suoi rapporti con il capo della Procura di Palermo Francesco Messineo e a proposito dell’Irfis dice: “Avevo assunto questo incarico con Lombardo che mi aveva espresso la sua volontá di ridisegnare l’Irfis come soggetto di mercato. Ma negli ultimi mesi non abbiamo avuto segnali di continuitá in questa direzione. E’ corretto allora che io, nei prossimi giorni, come giá a novembre scorso avevo preannunciato all’ex capo di gabinetto del presidente Crocetta, rimetta il mio mandato al nuovo presidente della Regione affinché lui possa assumere le determinazioni che ritiene piú opportune per la guida dell’Irfis, individuando una figura piú adeguata ad un ruolo che invece é a mio avviso piú ritagliato per un uomo di pubblica Amministrazione o della politica”.
Per quanto riguarda la sua permanenza al vertice dellIrfis Maiolini spiega:”Voglio anzitutto descrivere i molti aspetti positivi di questa esperienza. In primo luogo in Irfis é stato davvero interessante poter confrontare la notevole esperienza maturata dal direttore Enzo Emanuele nella finanza pubblica e nella macchina amministrativa con la mia di direttore generale di Banca. Lavorando poi con un personale molto qualificato come quello dell’Irfis – che deve essere considerato, anche in prospettiva, un valore per la Regione siciliana – in pochi mesi è stato fatto quello che sinceramente non speravo”.
Una risposta lunga in cui Maiolini fa anche il bilancio di questa sua esperienza: “Dal luglio scorso ad oggi abbiamo attivato finanziamenti per lo sviluppo pari a circa 160 milioni di euro. Il margine finanziario si è finalmente giovato di una valorizzazione delle poste attive a tassi di mercato. Il conto economico del 2012, che partiva da un primo semestre in pareggio e si confrontava con un precedente esercizio non positivo, si chiuderá invece con un sensibile utile. Abbiamo dovuto anche affrontare questioni che mi hanno veramente sorpreso. Penso a centinaia di milioni di euro che, con un mio certo grado di meraviglia, erano depositati presso alcune banche a tassi inferiori allo 0,70% annuo e che abbiamo portato ad un rendimento sino al 4,70%. Ma soprattutto penso ad un deposito su un conto corrente dove giacevano da molti anni circa 83 milioni di euro senza che mai ne fosse chiaramente approfondita la titolaritá. In bilancio risultavano dello Stato, residui di un fondo abolito da una legge del 1994. Quindi da ben 18 anni. Abbiamo invece dimostrato in questi mesi, a seguito di complessi approfondimenti legali, che le somme erano della Regione Siciliana. Queste somme ora saranno portate a patrimonio dell’Irfis che supererá quindi i cento milioni di euro, potendo così realmente l’Istituto svolgere un ruolo di primo piano per le imprese siciliane. Abbiamo poi affrontato, ritengo con rapidità, professionalitá e trasparenza, la nota questione Wind Jet, approfondendone i complessi nodi giuridici e mettendo cosí in condizione il socio Regione di assumere consapevolmente le sue eventuali determinazioni. Ma soprattutto l’Irfis ha oggi, finalmente, un suo piano industriale ed una vocazione di Holding Finanziaria approvata in assemblea che le consentirá di sostenere efficacemente le strategie di rilancio economico della Regione indicate dal Presidente Crocetta. Gli aspetti meno positivi della mia esperienza in Irfis sono invece legati alla difficoltá che ho incontrato nel dovermi confrontare quotidianamente con questioni burocratiche e politiche e tempi decisionali che non fanno parte della mia esperienza e delle mie attitudini che sono quelle proprie di un manager di azienda privata”.