Malasanità, nuovo caso sospetto in Sicilia. Paziente muore a Castelvetrano dopo un'operazione

Nuovo sospetto caso di malasanità in provincia di Trapani. Questa vuole accade a Castelvetrano. La vittima è un uomo di 58 anni, Vincenzo Gancitano, di Mazara del Vallo. L’uomo nelle scorse settimane era stato ricoverato a Castelvetrano, per un intervento di artroprotesi all’anca, eseguito dall’unità ortopedica dello stesso ospedale. Subito dopo l’intervento però Gancitano era stato ricoverato in rianimazione, e non si era più svegliato dal coma. I parenti del paziente avevano così presentato il 6 marzo scorso denuncia ai carabinieri sostenendo che il coma sarebbe stato provocato da un lungo arresto cardiaco causato dalla lesione di un’arteria prossima alla sede dell’intervento. Ieri in tarda serata il decesso.

In particolare nella denuncia i nipoti della vittima, avevano sottolineato che lo zio si era sottoposto a tutti gli accertamenti ed era risultato idoneo all’intervento. Ma l’operazione di routine si era complicata a causa di una emorragia. Ai parenti in attesa di notizie dopo ore era stato detto che il signor Gancitano aveva subito un arresto cardiaco ma pur superando il momento critico l’uomo era stato spostato in rianimazione a causa dello stato di “coma naturale” con danni cerebrali evidenti. Per i parenti dell’uomo si tratterebbe di un errore medico.

La Procura della Repubblica di Marsala, che già aveva sequestrato nei giorni scorsi la cartella clinica dell’uomo dopo la denuncia dei parenti, ha già disposto in attesa dell’esame autoptico, la ricognizione cadaverica al medico legale Antonino Margiotta. Vincenzo Gancitano il 18 marzo avrebbe compiuto 59 anni. Sul caso l’Asp di Trapani aveva nominato una commissione d’indagine coordinata dal direttore sanitario del presidio di Marsala, Maria Concetta Martorana, per accertare eventuali carenze assistenziali.