Manifestazione dei Forconi, cresce la tensione tra gli imprenditori

Gli agricoltori in agitazione perché temono forti danni in un momento di grande produzione e disponibilità a spendere da parte delle famiglie

L’appello, l’ennesimo, lo ha lanciato la Cna Sicilia: fermate i Forconi, fermate il blocco dell’autotrasporto. L’organizzazione degli artigiani siciliani è fortemente preoccupata per i danni che la manifestazione annunciata per lunedì 9 può provocare all’economia dell’isola. E non solo agli artigiani ovviamente. “La manifestazione di protesta, così come è stata prospettata – scrivono in una nota i vertici della Cna Sicilia – metterebbe in ginocchio l’economia siciliana con conseguenze pesantissime. Ci sono artigiani, agricoltori e imprenditori che lavorano undici mesi l’anno in vista delle vendite di dicembre – si legge ancora nella nota – bloccare la Sicilia adesso potrebbe avere conseguenze drammatiche”.

I segnali di quanto potrà accadere nei prossimi giorni sono chiari: a Palermo sono state prese d’assalto le pompe di benzina e in molti casi non vi è più carburante e c’è chi sospetta che in qualche area dell’isola vi sia già all’opera la solita macchina della speculazione. Che in qualche paese del trapanese e non solo agisce di solito all’ombra della mafia. Sospetti, ovviamente, e nulla di più. Intanto c’è da registrare la preoccupazione, forte, degli agricoltori, soprattutto in provincia di Ragusa ma anche del catanese: piegati dalla crisi e dalle difficoltà che si fanno facendo sempre di più strutturali gli imprenditori di alcuni settori (le arance per esempio oppure l’ultima uva nelle zone di produzione) sono disposti al tutto per tutto pur di portare la merce laddove c’è la domanda e dunque oltre la Sicilia superando con qualsiasi mezzo i possibili blocchi stradali. Che vi possano essere problemi di ordine pubblico è quasi scontato: la tensione è già alta e potrebbe salire di più nelle prossime ore. Ecco, dunque la ragione ultima dell’appello della Cna che dice: “Gli artigiani, gli agricoltori e gli imprenditori siciliani di tutti i settori non potrebbero sopportare la paralisi dell’isola proprio nelle settimane a ridosso del Natale durante le quali, come è noto, l’economia ha una scossa positiva con l’aumento della domanda e dei consumi, dovuta anche alle tredicesime. Ci auguriamo che prevalga il buonsenso e tutte i soggetti coinvolti, a cominciare da quelli istituzionalmente preposti, lavorino in queste ore per evitare situazioni che potrebbero degenerare”.