Mazara, 6 anni di proclami per l’escavazione del porto canale ma il parere del Comune….

Lo scorso 22 gennaio l’Amministrazione Cristaldi annunciando l’ammodernamento della banchina “Pammilo” del fiume Mazaro intervenne anche sui tanto attesi (ben 6 anni da quando il sindaco Nicola Cristaldi annunciò per la prima volta durante la campagna elettorale del 2009 il progetto di escavazione del porto canale) i lavori per rendere nuovamente navigabile il fiume Mazaro. Così si legge nella nota diramata dal comune lo scorso 22 gennaio: “Per quanto riguarda i lavori di riqualificazione e dragaggio del Porto Canale, destinato a diventare porto da imbarcazioni turistiche, il Sindaco Cristaldi osserva che “le polemiche nate intorno alla escavazione del porto sono prive di fondamento. Abbiamo ottenuto un grosso finanziamento per la pulitura del fondale, il CNR ha provveduto ad effettuare i campionamenti dei fanghi ed entro metà febbraio si terrà una conferenza di servizio tra Regione, Genio Civile, CNR e Comune per approvare il progetto definitivo a seguito della relazione sui fanghi realizzata dal Cnr ed avviare l’iter per l’indizione della gara d’appalto”.

Corteo per dragaggio del porto canale

Adesso pertanto ci chiediamo se quella conferenza di servizio vi è stata e quali esiti abbia avuto. Infatti non abbiamo più avuto notizie in merito al progetto di escavazione del porto canale. Torniamo a porci gli stessi interrogativi sollevati negli ultimi mesi: a che punto si trova la gara d’appalto per l’escavazione del porto canale attesa da circa cinque anni? Ultimata la fase progettuale dei lavori di riqualificazione e dragaggio del porto canale (ridotto ad una fogna ed innavigabile per buona parte) con il corredo delle analisi dei fanghi, inizieranno nel 2015 i lavori, primo stralcio esecutivo di circa 2 milioni di euro, per i lavori di ripristino dei fondali? Le analisi per una parte avrebbero dato riscontro positivo, mentre sarebbe risultata la presenza di materiale inquinante e tossico per un’altra parte. Ciò potrebbe portare –torniamo a chiedere- ad una rimodulazione dei costi del progetto originario di escavazione del porto canale? Saranno eliminati i diversi scarichi fognari (qualcuno all’interno anche di concessioni a privati) presenti lungo il porto canale?

Un problema è anche la diportistica. In altre realtà portuali vi sono pontili concessi alle diverse associazioni diportistiche ed a circoli velici, ma i soli pontili sono concessi e non intere aree demaniali chiuse, e rese proprietà privata, attraverso cancelli automatici, di enti che si definiscono morali. Perché nessuno interviene per ripristinare la legalità ed i diritti dei cittadini? Alla politica ha fatto, e fa, comodo mantenere dei privilegi che possono ritornare utili in un momento elettorale, alla Regione ed al Comune lo sanno bene.

Nel frattempo gli operatori portuali sono in stato di agitazione, è soprattutto in agitazione il comparto peschereccio mazarese che ha riportato diversi danni per migliaia di euro in questi anni a causa dei bassi fondali del porto canale dove si sono più volte incagliati i pescherecci per gare gasolio o entrare nei cantieri (vedi foto n.1). Disagio anche per la cantieristica ed officine meccaniche che considerate le condizioni del porto non possono più ospitare pescherecci nostrani figuriamoci quelli che vengono da altri porti. Ieri mattina si è tenuto a Mazara del Vallo un grande corteo per protestare pacificamente contro la mancata escavazione del porto canale. Il corteo si è mosso dalla statua di San Vito che vigila su tutto il porto fino alla sede del Comune. Vi erano presenti i rappresentanti della cantieristica, attività peschereccia, lavoratori delle officine, i sindacati, pescatori ma anche molti cittadini che hanno a cuore la pulizia ed il dragaggio del porto canale dove sono evidenti delle secche, isole di fango e relitti abbandonati e semi affondati.

I manifestanti hanno chiesto di incontrare il sindaco Nicola Cristaldi (dal Comune hanno fatto sapere che era assente in quanto impegnato in altre attività istituzionali). A parlare con una delegazione (composta dai presidenti delle più grandi associazioni armatoriali, Mimmo Asaro ed Alberto De Santi, da Nadia Asaro per la cantieristica, da Giovanni Di Dia per i sindacati dei lavoratori, da Giovanni Tumbiolo presidente del Distretto della Pesca) sono stati il vice sindaco Silvano Bonanno ed il funzionario ing. Alberto Ditta che ha seguito l’iter del progetto del Comune che si trova presso l’Ufficio regionale del Commissario Straordinario Delegato per la realizzazione degli interventi di Mitigazione del Rischio idrogeologico.

Nel corso della riunione su richiesta dei rappresentanti degli operatori economici si è deciso di formare una delegazione per un incontro nello stesso pomeriggio a Palermo presso lo stesso Commissario che aveva indetto la I conferenza di servizio lo scorso marzo (in quell’occasione era emerso –almeno da quanto ha detto il vice sindaco Bonanno- che al progetto mancava solo l’autorizzazione dell’Assessorato Territorio ed Ambiente per l’indizione della gara di appalto da parte della Regione Siciliana). Contattato da uno degli operatori economici nel corso della riunione il dott. Maurizio Croce, nel frattempo divenuto Assessore regionale, dice che non è più lui il Commissario bensì indica il nome dell’Ing. Calogero Foti; dovrebbe essere questi ad occuparsi adesso della vicenda.

La notizia del cambio del commissario viene accolta con sorpresa da tutti, non mancano commenti negativi sul Governo regionale di Rosario Crocetta. Una domanda però ci poniamo: come è possibile che si sia scoperto soltanto ieri mattina (grazie ad una riunione con i rappresentanti dei manifestanti) che è cambiato il Commissario che si occuperà di portare a termine l’iter di una questione importante quale quella del dragaggio del porto canale? Come mai che di questo cambio, avvenuto già da più di un mese, non ne era a conoscenza nessuno dei tecnici del Comune che si è occupato del progetto?

Ma qual è lo stato dell’arte della procedura? La prima, e unica, conferenza di servizi sul dragaggio si è svolta lo scorso 15 aprile. A convocarla è stato il Commissario straordinario e sono stati invitati a partecipare tutti gli enti (ben 13) chiamati a dare un parere. Ebbene, in quella conferenza di servizi è stato illustrato il progetto definitivo da parte dell’ingegnere Leonardo Tallo, del Provveditorato interregionale delle opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria. Dopodiché, Giorgio Tranchida, dell’Istituto per l’Ambiente marino-costiero del Cnr, ha reso noti i risultati dell’analisi dei fanghi condotta all’interno del fiume Mazaro (risultati, però, non divulgati pubblicamente) . Infine, sono stati resi noti i pareri espressi dai vari enti: ebbene, su 13 ne sono arrivati appena 2 (entrambi favorevoli), da parte dell’Asp di Trapani e della Capitaneria di porto di Mazara. Per il resto, tutti gli altri enti si sono riservati di far pervenire il proprio parere per motivazioni varie. Tra questi, anche il Comune di Mazara del Vallo, che, dunque, in occasione della conferenza di servizi del 15 aprile non aveva ancora espresso alcun parere in quanto, come riferito dal funzionario comunale Alberto Ditta, si era ritenuto opportuno effettuare degli approfondimenti conoscitivi. Il parere di Palazzo dei Carmelitani è stato, così, espresso favorevolmente e inviato al commissario delegato soltanto il successivo 22 aprile, quindi appena poco più di un mese addietro.

Adesso è stato fissato per giovedì 28 Maggio alle 16,30 a Palermo l’incontro con l’ing. Calogero Foti, il nuovo Commissario e responsabile della procedura relativa all’escavazione del porto di Mazara del Vallo. Nell’incontro, i rappresentanti del Comune, del Comitato Pro Pulizia Porto Canale, e del coordinamento Filiera ittica Mazara, chiederanno la convocazione della conferenza di servizi necessaria per indire finalmente la gara di appalto per i tanto attesi lavori di dragaggio; l’ultimo dragaggio del porto canale è avvenuto più di 30 anni or sono: Mazara del Vallo città del pesce senza porto.

Francesco Mezzapelle