Migranti e pesca, Caleca: “Pagare i danni ai pescherecci di Mazara ogni volta che intervengono per salvare vite in mare”

Riconoscere giuridicamente il ruolo della marineria di Mazara del Vallo nell’ambito del programma Triton. La richiesta arriva dagli stati generali della pesca siciliana in corso a Palermo. «I pescherecci sono i più importanti guardiani del mare e sono i soggetti che molto spesso intervengono per primi quando si tratta di salvare vite umane», ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Nino Caleca. «In un momento di revisione del programma Triton – ha aggiunto – non si può non riconoscere questa situazione».

Da qui la richiesta di riconoscere «delle compensazioni giuridiche ogni qual volta la marineria interviene, limitatamente ai danni subiti». Le compensazioni e i danni sarebbero quantificati dalla Guardia costiera o dalla Marina militare. «La marineria di Mazara del Vallo – ha aggiunto Caleca – sia riconosciuta come soggetto istituzionale che cura il mare Mediterraneo. Ottenere questo risultato sarebbe dare un aspetto umanitario all’operazione Triton che altrimenti rischia di essere solo militare». «I nostri pescherecci – ha puntualizzato l’assessore – sono pronti ad accogliere a bordo operatori della Croce rossa e quanti possono intervenire». Sono una ventina le imbarcazioni di altura in capo alla marineria di Mazara del Vallo, nel trapanese.

In un momento così difficile per il Canale di Sicilia, con un incremento del flusso migratorio dal nord Africa verso l’Europa, la Regione Siciliana avanza dunque la proposta di un progetto che possa contribuire a rafforzare l’operazione Triton, sfruttando  il ruolo di “vedetta” del Mediterraneo, ricoperto già oggi, di fatto, dai pescherecci di Mazara del Vallo, spesso chiamati a intervenire in soccorso dei tanti barconi carichi di migranti intercettati nel Canale di Sicilia.

L’idea è quella di far salire a bordo dei motopesca anche degli osservatori della Croce Rossa, perché possano intervenire in modo adeguato in caso d’emergenza.