Missione per la crescita a Palermo: 600 aziende coinvolte e 1400 incontri B2B

C’è la multinazionale egiziana Elsewedy Electric che vuole investire in Sicilia con il sistema del project financing su micro eolico e tecnologie innovative per il trattamento delle acque ma ci sono poi decine di aziende interessate ai prodotti siciliani o a partnership con le imprese dell’isola. Scambi e accordi avviati: se son rose fioriranno, sembra essere l’immediata riflessione. Di fatto un primo seme è stato piantato. Può essere questo il primo bilancio della seconda giornata della “Missione per la crescita” inaugurata ieri dal vicepresidente della commissione europea, Antonio Tajani che si è tenuta a Palermo.

«Quello di oggi è l’esempio di come le imprese siciliane siano disposte a mettersi in gioco, sfruttando opportunità di business concrete – dice l’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri -. L’impegno dell’assessorato Attività produttive sarà proprio quello di organizzare incontri come questo che, coinvolgendo le aziende in attività finalizzate alla cultura dell’aggregazione, permettano alle imprese di confrontarsi e avviare contatti reali. Si tratta di strumenti di grande importanza che sfrutteremo al meglio, avviando incontri settoriali che coprano tutti i settori, dalle alte tecnologie all’agroalimentare, dal turismo all’artigianato».

In numeri è andata così: quasi 600 imprese coinvolte, oltre 1.400 incontri B2B: da una parte 379 imprese italiane dall’altra 204 straniere, provenienti da 34 Paesi europei ed extra europei. Obiettivo della Missione: individuare opportunità di business e di cooperazione con buyer ed operatori commerciali internazionali. Promossa da Bruxelles e dalla Regione siciliana, in collaborazione con Enterprise Europe Network, lo strumento della Commissione Ue per l’internazionalizzazione, la ricerca e l’innovazione delle Pmi, che in Sicilia è rappresentato da Confindustria Sicilia, Mondimpresa, Consorzio Arca e Consorzio Catania Ricerche, l’iniziativa si è concentrata sulle eccellenze del l’isola: dall’agroalimentare all’industria marittima e la pesca, dall’energia pulita alle biotecnologie, dalle costruzioni al turismo e persino la moda.

«Giornate come questa – dice Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia – dimostrano che la Sicilia ha imprese capaci di competere a livello internazionale. Questo è il modello da seguire. Poche chiacchiere e tanti fatti. È necessario lavorare tutti insieme su un progetto unico che ruoti attorno a due parole chiave: sviluppo e crescita nei mercati. Bisogna che istituzioni e politica credano in questo, perché solo così ci sarà un futuro per le nostre aziende e per i nostri figli».