Nella piana di Gela riparte la produzione del cotone

GELA – Un finanziamento dimenticato da oltre vent’anni. Soldi non spesi dal Contratto d’Area di Gela destinati a risollevare le sorti delle imprese agricole e industriali del comprensorio sud nisseno. Ora sono stati recuperati 700 mila euro finalizzati alla creazione di un filato made in Sicily che verrà prodotto nella piana di Gela, grazie alla lavorazione del cotone. La città del golfo torna indietro nelle tradizioni e riscopre il cotone. In realtà una prima sperimentazione era stata già effettuata sette anni fa ma i risultati furono deludenti: il cotone venne lasciato marcire al sole perché non c’erano le macchine per raccoglierlo e lavorarlo. Adesso Gela ci riprova con nuove ambizioni. Lo farà sfruttando circa 700 mila euro non spesi attraverso il Contratto d’Area, lo strumento di programmazione negoziata che il governo volle per rilanciare il settore industriale e artigianale del territorio gelese nei primi anni duemila. La rimodulazione del contratto d’Area consentirà di recuperare il campo sperimentale irriguo “Olivo” per un importo di 700 mila euro. Le finalità sono realmente ambiziose e sono quelle di aumentare il livello di competitività di tutto il comparto attraverso la sperimentazione e il collaudo delle innovazioni di processo agrotecniche a basso impatto ambientale, al recupero e le valorizzazione delle produzioni tipiche del cotone.
Recentemente si è svolto presso l’assessorato regionale dell’Agricoltura un incontro per valorizzare la sperimentazione e la coltura del cotone nel territorio di Gela. Al vertice hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura Caltabellotta, un pool di docenti dell’Università di Reggio Calabria, diverse aziende agricole gelesi ed una rappresentanza di industriali tessili di Biella. La sperimentazione delle colture di cotone andrà avanti per tutto il 2013. In realtà la coltura va avanti dal 2010.
In questi anni di sperimentazione nei tre siti, individuati per la coltivazione sperimentale (uno nella Piana di Catania e 2 in quella di Gela) sono state seminate 15 varietà diverse di cotone – per verificare quella più adatta alla produzione siciliana, in termini di resa e di qualità della fibra. Quattro varietà hanno superato la prova a pieni voti consentendo la produzione di 3 tonnellate di cotone per ogni ettaro.
Al termine del periodo sperimentale nel 2014 si inizierà ad introdurre la coltura del cotone che, una volta filato, verrà commercializzato dalle industrie di Biella, aziende leader nella vendita di filati. Il risultato sarà un filato interamente “Made in Sicilia” con un’importante razionalizzazione dei costi di produzione e di vendita. L’obiettivo è quello di fare sistema tra l’agricoltura ed industria per arrivare a creare occupazione ed un prodotto di buona qualità a prezzi definiti.
Fabrizio Parisi per il Giornale di Sicilia (www.gds.it)