Nomine Asp, Crocetta: "Tutto valido". Sul diritto allo studio: "Nessun taglio"

“Trovare delle incompatibilità su ciascuno dei presidenti dell’Ordine dei commercialisti indicati dal governo a presiedere i Collegi di revisori delle Asp, non vuol dire assolutamente nulla, poiché l’eventuale incompatibilità si risolve non in fase di designazione, ma nella fase di insediamento prevista dopo il parere della commissione parlamentare per gli incarichi esterni”. Lo ha detto, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, a proposito della bocciatura, da parte della I Commissione Affari Istituzionali, delle nomine come revisori dei conti nelle Asp siciliane, dei presidenti degli ordini provinciali dei commercialisti.

“Non conosco il contenuto del parere – ha aggiunto il presidente – però è chiaro che l’incompatibilità non determina per legge alcuna esclusione dalla designazione. L’incompatibilità va infatti risolta prima della nomina e, laddove se ne registrino, i soggetti sceglieranno se dimettersi dagli incarichi precedenti e accettare la nomina. La nomina – conclude Crocetta – rimane pertanto valida, dove non ci sia il giudizio di inconferibilità. Nessuno  gridi allo scoop, si tratta di una normale procedura di legge”.

DIRITTO ALLO STUDIO.  “La Regione siciliana non ha alcuna intenzione di ridurre i contributi per il diritto allo studio. L’emendamento presentato è meramente tecnico, nelle more della definizione dell’imminente accordo con lo Stato, che sbloccherà 550 milioni di euro”. Lo ha detto, attraverso una nota, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.

“Nei prossimi giorni – ha proseguito il presidente –  incontreremo il governo nazionale per discutere dell’accordo complessivo sulle entrate, che consentirà di sbloccare la spesa dei capitoli bloccati nella finanziaria. In ogni caso, la giunta regionale ha dato mandato al Ragioniere generale di verificare la possibilità di prelievi da alti capitoli per il finanziamento dei parchi. Se non sarà possibile, la questione dei parchi verrà affrontata nella prossima variazione di bilancio, dopo la definizione dell’accordo con Roma. Ma voglio ribadire – ha concluso Crocetta – che non ci sarà alcun taglio per gli Ersu”.