Non ci sono i soldi per i Paes dei Comuni siciliani. La Regione chiede aiuto ai privati

Più volte sul Mattino di Sicilia abbiamo parlato del Paes, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. E’ un documento elaborato dai Comuni che, sulla scorta di quanto previsto dal “Patto dei Sindaci”, si impegnano a ridurre nella loro città le emissioni di Co2 entro il 2020, puntando su fonti rinnovabili e risparmio energetico. Il programma è finanziato dall’Unione Europea. E così i Comuni hanno fatto la corsa a presentare i loro Paes, e già il 60% dei Comuni siciliani lo ha presentato. E adesso viene il bello: perchè il totale dei Paes presentati ammonta a 5 miliardi di euro di finanziamenti richiesti. E invece l’Unione Europea ha destinato all’isola solo 400 milioni. E che si fa? Come al solito si chiede l’aiuto ai privati, che vogliono investire sulla riqualificazione energetica di edifici pubblici e infrastrutture.
L’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto,  ieri ha presieduto un tavolo di partenariato con oltre 60 soggetti tra associazioni di categoria e datoriali, sindacati, università, parchi, dipartimenti regionali, enti locali, ambientalisti, cooperative e imprese.


«E’ importante fare sistema trovando il modo di incentivare l’intervento dei privati. Individueremo strategie politiche finalizzate a facilitare l’accesso al credito e il reperimento delle risorse – ha detto l’assessore Contrafatto –. Si tratta d’investimenti che potrebbero risollevare l’economia della Sicilia, creare posti di lavoro e al tempo stesso tutelare l’ambiente. Per rilanciare il settore della green economy bisogna far decollare queste iniziative. Le imprese però devono essere messe nelle condizioni d’investire: solo con una sinergia efficace tireremo la Sicilia fuori dalle secche».
Da una prima analisi dei 222 piani presentati dai Comuni, il costo medio degli investimenti previsti è di 800 euro per abitante. Per coinvolgere i privati che operano nella green economy, la Regione sta pensando a contratti di prestazione energetica e finanziamento tramite terzi.
«Il governo – ha concluso Vania Contrafatto – è impegnato ad assistere gli enti locali nella predisposizione dei progetti, dei contratti d’affidamento
dei servizi con la collaborazione di Enea, nonché nell’individuazione di tutti gli strumenti d’ingegneria finanziaria e collaborazione dell’intero sistema regionale per il reperimentodi risorse e l’accesso al credito delle imprese».