Orlando rilancia la Rete 2018

“La risposta alla crisi dei partiti è la partecipazione. La Rete 2018 è nata per costringere il sistema dei partiti morente ad uscire dal tunnel delle caste e a contribuire ad un intransigente rinnovamento” – Lo ha dichiarato il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in occasione del decimo incontro ad Acquasparta de La Rete 2018, conclusi oggi. All’ evento, dedicato all’indignazione, all’ascolto del disagio di un paese mortificato dal berlusconismo e stremato dal governo Monti, sono intervenuti esponenti della società civile, delle associazioni, delle organizzazioni di categoria, della Tavola della Pace (Flavio Lotti), delle ACLI (Vincenzo Menna), degli Amici della Terra (Pierpaolo Mattioni), esponenti politici e sindaci (Niccolo Rinaldi, Fausto Bertinotti, Antonio Di Pietro, Carlo Costantini, Umberto Croppi, Antonio Borghesi, Felice Belisario, Roberto Balzani, Luigi De Magistris, Roberto Di Giovanpaolo, Giorgio Del Ghinghero), del comitato ‘Cambiare si può’ (Massimo Torelli, Antonio Ingroia), giovani di tutta Italia ed in collegamento dagli Stati Uniti d’America Aldo Civico ( Ruetgers University, Newark).
“La Rete 2018 – ha detto Leoluca Orlando concludendo l’incontro – conferma di essere lievito culturale e sintesi politica, un movimento e non un recinto ne’ un partito.” Acclarata la morte dei partiti della seconda repubblica, lancia l’idea di un grande movimento per la democrazia costituzionale (Leoluca Orlando), una rivoluzione morale e civile (Antonio Ingroia), che richiede la piena attuazione dell’articolo 49 della Costituzione (Roberto Di Giovanpaolo), movimento senza appartenenze politico-ideologiche e quindi in grado di aggregare la maggioranza dei cittadini, rispetto al quale le forze politiche devono porsi in ascolto e a servizio della piu’ ampia partecipazione democratica (Antonio Di Pietro), che ponga al centro la questione dell’Ambiente (Balzani-Del Gihghero), che risolva la distorsione del rapporto fra politica e denaro (Niccolo’ Rinaldi).
Il progetto e’ ambizioso e si allarga al 2018, oltre le tattiche politiche attuali. “Nella prospettiva della Rete 2018 auspichiamo, però che già nel 2013 – ha concluso Orlando -si affermi una presenza elettorale in grado di rappresentare l’alternativa popolare alle politiche senz’anima sociale del governo Monti e che contrasti il vero e proprio furto di futuro e di democrazia che questo Governo sta esercitando soprattutto nei confronti delle nuove generazioni”.