Palermo, Amat: conti in rosso, azienda restituisce servizi accessori al Comune

Amat

“Ieri, nel corso della seduta del consiglio d’amministrazione dell’Amat, si è discussa e valutata la restituzione al mittente, alias il Comune di Palermo, di tutti i servizi accessori gestiti da via Roccazzo”.

Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega di Palermo e cofondatrice del movimento “Cambiamo la Sicilia”, che prosegue: “Car e bike sharing, rimozione auto, segnaletica e sosta tariffata, servizi che dovevano contribuire a rendere autonoma l’azienda del trasporto pubblico cittadino, ma che, a causa del Comune di Palermo, sono diventati antieconomici e quindi non rispondono più alle esigenze aziendali.

Se si prende, ad esempio, la sosta tariffata, risulta a tutti chiaro ed evidente che le tasse comunali hanno raggiunto cifre fuori da ogni logica di mercato.

Nonostante le continue riunioni ed incontri che si susseguono dal 2005 ad oggi, il triste risultato del Comune a guida Orlando è quello che Amat ha un debito verso Palazzo delle Aquile per Tarsu e Tosap di circa 90 milioni di euro.

Ho quindi chiesto un incontro ufficiale con il presidente dell’Amat Michele Cimino, in programma giovedì insieme con la collega Giulia Argiroffi.

Questo è il risultato di come Orlando, da buon padre di famiglia (si fa per dire) gestisce i servizi per la cittadinanza, resi male e che minano la stabilità economica delle aziende partecipate”.