Palermo, Helg si dimette dalla Camera di Commercio e dalla Gesap. Corruzione, 14 indagati

19,45 –  Il presidente della camera di commercio palermitana e vicepresidente della Gesap, Robert Helg, ha scritto due lettere con cui si dimette dalle cariche. Le lettere sono state consegnate al suo legale Giovanni Di Benedetto. Helg è stato arrestato il 3 marzo scorso subito dopo aver preso una mazzetta di 100 mila euro da un pasticcere che voleva il rinnovo della concessione dello show room nell’aeroporto di Palermo gestito dalla Gesap. Ora è agli arresti domiciliari per estorsione aggravata.

Il legale ha presentato istanza al gip per potere consegnare le lettere di dimissioni alla Camera di commercio e alla Gesap chiedendo contestualmente il parere alla procura.

10,45 – Secondo i rumor da Palermo, Roberto Helg avrebbe presentato le sue dimissioni dalla Camera di Commercio. Il consiglio camerale ha deciso per il congelamento del suo compenso,  la conferma della costituzione di parte civile al processo e di rallentare nella vicenda che riguarda la privatizzazione della Gesap che gestisce l’aeroporto Falcone Borsellino. Il consiglio camerale ha anche deliberato di inviare alla procura della Repubblica alcuni atti che riguardano Gesap trovati nel cassetto di Helg nel suo ufficio di presidente della Camera di commercio. I  32 membri del consiglio camerale si sono confrontati in una riunione con all’ordine del giorno le “comunicazioni del presidente”,il leader di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese che in quanto vice di Helg ha assunto la presidente come facente funzioni.  Sulla possibilità di un commissariamento, indicato   dal governo regionale guidato da Rosario Crocetta, restano molti dubbi. Al momento il consiglio camerale ha riconfermato una serie di delibere approvate con Helg presidente, ad iniziare da quella che prevede l’accorpamento con la Camera di Commercio di Enna. Il Consiglio ha ribadito la piena funzionalità dello sportello della legalità.

Per quanto riguarda la privatizzazione della Gesap,  dove la Camera ha una quota di azioni del 22 per cento, Albanese annuncia: ” Malgrado siamo stati i primi fautori della vendita anche per fare cassa e risolvere il problema del fondo pensioni adesso non è per niente scontato che la Camera ceda le sue quote. Al momento abbiamo chiesto di acquisire le valutazioni dell’advisor in particolare sul valore delle azioni e l’ammontare dell’operazione. Poi decideremo”.

Sul caso Gesap interviene il presidente dell’Enac, Vito Riggio che ha convocato i vertici della società per domani, mercoledì. Per Riggio la Gesap, “deve dare conto a noi”. Il presidente Enac non sembra vedere di buon grado eventuali rallentamenti nell’iter di vendita delle quote ai privati. “Sono interessato a capire – ha aggiunto Riggio – cosa succede sulla privatizzazione. L’unico modo per liberarci dalle corruttele è di liberarci da partecipate pubbliche che non hanno avuto grandi risultati”.

L’annuncio della convocazione a Roma risale al 4 marzo scorso quando ancora l’unico protagonista della vicenda era solo Roberto Helg ma alla luce degli ultimi avvenimenti si prevede un incontro molto diverso e nei tempi e negli argomenti dal momento che ad oggi sono 14 gli indagati nella vicenda. Quindi ci sarà tanto e tanti di cui parlare, non più solo di Roberto Helg. Anzi, quello che si prospetta è una specie di “tavolino” che tratta tutto quanto riguarda l’aeroporto. Tra le posizioni più delicate, quella di Carmelo Scelta, per il direttore generale della Gesap l’accusa è di corruzione. Di vero e proprio sistema parla anche il Gip nel provvedimento che ha concesso i domicialiari ad Helg, che viene anche definito “cinico e spregiudicato”