Palermo, un polo fieristico per il rilancio. Orlando: “Entro maggio il bando”

PALERMO – Un polo fieristico palermitano finalmente attivo, che attiri turismo e capitali. A giudicare dalle innumerevoli vicissitudini di cui è stata al centro la Fiera del Mediterraneo potrebbe sembrare fantascienza. Non la pensa così, tuttavia,  il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che anche sul rilancio della fiera aveva costruito la sua campagna elettorale.  Ed in una delle prime conferenze stampa tenute dopo il suo insediamento aveva annunciato la rottura dei rapporti con un ente fiera, ormai morente,  ed il ritorno nelle mani del Comune della gestione dei padiglioni che ormai da tempo giacciono chiusi all’ombra di monte Pellegrino.

Al centro del rilancio della fiera un bando, da mesi allo studio dei tecnici del Comune, che prevedrà l’assegnazione del recupero e della gestione del polo fieristico al vincitore della gara, che potrà beneficiare di un project financing. “Il bando sarà pronto entro un anno dalla mia elezione – dice Orlando – Maggio, dunque dovrebbe essere il mese buono per la sua pubblicazione”. Alle parole del sindaco fanno eco quelle di Marco Di Marco, assessore alle Attività produttive, che, in riferimento al bando conferma i grossi passi avanti fatti verso la sua pubblicazione. “Il bando è terminato – aggiunge l’assessore –  è in attesa delle ultime revisioni da parte dell’assessorato all’Urbanistica e potrà essere pubblicato in tempi brevi”.

Un altro nodo da sciogliere, che potrebbe rivelarsi determinante è la prossima dismissione della Caserma dei Lancieri d’Aosta, che consentirà di liberare uno spazio incredibilmente vasto proprio a ridosso dell’attuale plesso della Fiera del Mediterraneo e che potrebbe essere acquisito dal Comune per ingrandire sensibilmente l’area del polo fieristico. A questo proposito, tuttavia, Marco Di Marco preferisce non sbilanciarsi. “Non possiamo dire niente in merito – dice – in quanto il Comune non è proprietario dell’area. La dismissione della caserma dei lanceri seguirà dunque tempi e modi dettati dal demanio dello Stato, che ne è proprietario”.