Pd – Crocetta, con la nomina di Gucciardi alla Salute scoppia la pace

Pd – Crocetta ai ferri corti? Scherzavano. E allora ditelo che era tutta una questione di poltrone, anzi di una poltrona, ma quella forse che più conta, in Sicilia, quella di assessore alla salute. E’ bastato mettere alla guida dell’Assessorato alla salute Baldo Gucciardi, e tra il Pd e Crocetta è scoppiata la pace. Anche perchè  con la nomina prima di Giovanni Pistorio (segretario regionale dell’Udc, si è dimesso da qualche giorno) e di Baldo Gucciardi (capogruppo Pd all’Ars fino al pomeriggio di ieri) è caduto il tabù di Crocetta nei confronti dei politici in Giunta.  E che fine hanno fatto tutti i proclami sulla politica fatta dai tecnici di alto livello e al di sopra di ogni sospetto? La mossa di Crocetta mette pace anche nel Pd. Perchè al posto di Gucciardi, i deputati del Pd (non senza malumori) hanno eletto capogruppo Antonello Cracolici, il più acceso contestatore di Crocetta, che è diventato anche lui di straordinaria mitezza. Miracoli della politica siciliana. Insomma, Crocetta camperà un altro po’, fino alla prossima lite.  Il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, commenta: «Un cambio di marcia, una riflessione molto seria che modifica profondamente i meccanismi che muovono le logiche del governo regionale». Una svolta che, secondo Raciti, «dà un taglio alle forti tensioni manifestate da tempo nei confronti del presidente della Regione Rosario Crocetta e arrivate al culmine in sede di direzione regionale, solo pochi giorni fa. La nomina del capogruppo Baldo Gucciardi ad assessore alla Sanità ha costituito un segnale di alto gradimento per i democratici che hanno deciso di raccogliere la sfida lanciata dal presidente della Regione e di assumere in pieno, per la prima volta, come partito, la responsabilità di governo in Sicilia». Di elezioni anticipate, di mandare Crocetta a casa, adesso nel Pd non parla più nessuno.  «L’azzeramento del nuovo governo – continua Raciti  – è stato già risolto mesi fa, la domanda era se non si dovesse aprire una riflessione molto seria e profonda sui meccanismi che muovono le logiche del governo regionale. Crocetta ha fatto una scelta di discontinuità, noi la accogliamo e crediamo possa essere utile al governo di questa Regione».  E Gucciardi che dice? Solite parole ecumeniche: «Abbiamo scelto la via della responsabilità di governo che certamente è onerosa, ma che il partito ha sentito forte». Quindi ha ringraziato i deputati del Pd che «mi hanno dato la legittimazione politica e istituzionale aaffinchéio riesca a svolgere questa funzione nell’interesse dei siciliani e avviare un modello nuovo. Un’accelerazione nella continuità dell’azione di governo che è assolutamente meritoria, nelle logiche del partito».
Parole al miele anche da Antonello Cracolici: «Ho accettato la richiesta di fare il capogruppo dopo due anni e mezzo, consapevole che non ci sono Maradona in grado di trovare tutte le soluzioni, ma mettendomi a servizio del Parlamento che sia governante, che nel fare le leggi veda la propria ragione d’essere. Cose da risolvere ce ne sono tante, occorre solo un cronoprogramma. Mi voglio mettere al servizio di questa esperienza come se fosse il primo giorno di scuola».
Ancora Raciti: “Volevamo uscire da una logica di governo ristretta, delle cui dinamiche poco sappiamo, e rispetto alla quale Lucia Borsellino si è ritenuta alternativa. Pensiamo che la politica, la democrazia, la rappresentanza alla luce sia la migliore forma di igiene. Capite bene quali significati e quale rottura rispetto al passato anche più recente, rappresenti l’offerta del presidente della Regione al capogruppo del Pd Baldo Gucciardi. Il Pd ha deciso di assumere sulle proprie spalle l’onere di invertire la rotta e di modificare il modello di governo. Si tratta di una scelta politica, chiara, leggibile, trasparente». Fino alla prossima crisi con Crocetta, che, questa volta, dato che c’è un pezzo da novanta come Gucciardi in mezzo, dilanierà anche il Pd. Scommettiamo? I primi segnali ci sono già. Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del Pd, aveva presentato una mozione di sfiducia verso Crocetta. Gucciardi, da capogruppo, non gliela aveva fatta passare. “Scopro ora, dai giornali, che Gucciardi è assessore alla Sanità di Crocetta”, commenta Ferrandelli, che annuncia battaglia.