Piano sanitario della Sicilia, arriva la bocciatura da Roma: bisogna tagliare di più

Ormai è un classico. Il governo regionale annuncia una riforma, poi si scopre che è tutto da rifare. Dopo le province, l’acqua pubblica, adesso tocca alla sanità. Il nuovo piano sanitario della Sicilia, con gli ospedali riuniti, i concorsi, eccetera, non va bene. Lo ha fatto sapere il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. L’assessore Baldo Gucciardi pare che sia furioso, sia per la bocciatura di un piano che lui aveva decantato, sia per la fuga di notizie. Da Roma chiedono di fatto di tagliare altri 400 posti letto, di chiudere sei piccoli ospedali e di revocare le convenzioni con cliniche mono-specialistiche che fanno poca attività. Tra l’altro tra gli ospedali da tagliare c’è quello di Salemi, dice il Ministero della Salute, città in provincia di Trapani dalla quale proviene proprio Baldo Guccardi (figlioccio di  battesimo di Ignazio Salvo, come ricordava l’ex Sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi).

Gucciardi parla di «una grave fuga di notizie all’interno di una normale interlocuzione con Roma» Il  ministero contesta il taglio dei posti letto, che sarebbe insufficiente.  Da Roma chiedono di eliminare altri 400 posti letto per pazienti acuti. Attenzione: meno posti letto significa anche meno posti da mettere in concorso nelle nuove piante organiche che si stanno approvando.  Secondo i tecnici sono troppi anche i primariati, e poi vanno chiusi degli ospedali:  Ribera, Mazzarino, Leonforte, BarcellonaPozzo di Gotto, Scicli e Salemi.  Questa è una bocciatura politica del governo Crocetta, perchè Gucciardi si era inventato la formula degli “Ospedali riuniti”, per evitare la chiusura dei piccoli nosocomi. Ma evidentemente a Roma non ci sono cascati.

Dopo la bocciatura arrivata dal Governo Renzi, questo il primo commento da parte di Forza Italia: “Nessun riordino e nessun rilancio della sanità siciliana. La bocciatura del piano sanitario regionale da parte di Roma evidenzia la completa inadeguatezza dell’operato di Palazzo d’Orleans mentre i cittadini chiedono giustamente e a gran voce servizi migliori, efficienti e di qualità. Incongruenze, quelle emerse dal piano, già sottolineate da Forza Italia lo scorso anno. Di fronte a noi, dunque, l’ennesimo insuccesso della disfatta di Crocetta e del Pd. Ammesso e non concesso che volessimo individuare nuovi settori da affossare, questo sarebbe pressoché impossibile dopo tre anni di annunciate e non attuate riforme ad opera di un esecutivo e di una maggioranza a dir poco pericolosi. L’assessore Gucciardi, che eredita il piano dall’ex assessore Borsellino, riferisca quanto prima in Aula”, così l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS.

È un terremoto, quello che sta scoppiando nella sanità siciliana. È l’allarme nell’assessorato di piazza Ottavio Ziino è a un livello tale che ieri Gucciardi insieme all’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, è volato a Roma. Dove, con la mediazione del sottosegretario Davide Faraone, ha incontrato il ministro Beatrice Lorenzin per provare a stilare una road map che salvi il piano. Tutto lo stato maggiore renziano a Roma e Palermo sta lavorando sull’emergenza, contando anche sul fatto che l’avvicinamento dell’Ncd alla giunta renda meno ostile la posizione del ministro alfaniano.