Presentato il Premio Marzotto per buona economia e imprese innovative

PALERMO – «In Sicilia c’è tanta voglia di imprenditorialità. Qui, come in tutto il Paese, bisogna ripartire dalla quella stessa voglia di fare che vide l’Italia del dopoguerra rinascere e conquistare il boom economico. Quell’Italia al cui sviluppo mio nonno Gaetano contribuì con una forza progettuale senza precedenti, tracciando le linee guida della sostenibilità economica, della spiccata innovazione, della capacità di creare ricchezza e ricadute sociali. Oggi come allora la nostra società va rimessa a sistema attraverso il servizio e il supporto delle grandi istituzioni all’imprenditoria. Il Premio Gaetano Marzotto segue questa direzione, guarda con ottimismo al futuro e si apre ai giovani start upper così come agli imprenditori maturi per avviare e accelerare i loro progetti». Così Matteo Marzotto, presidente dell’Associazione Progetto Marzotto – ieri ospite a Catania e oggi a Palermo per la presentazione della terza edizione del Premio – lancia il suo messaggio di sfida positiva in un momento delicato per l’economia del Paese.

Il Premio Gaetano Marzotto dà fiducia a quell’economia “buona”, a quelle imprese lungimiranti che propongono idee originali, innovative e attuabili, finanziariamente sostenibili o profittevoli. Annualmente il montepremi ammonta a 800mila euro – oltre 20 milioni di euro in dieci anni – includendo finanziamenti in denaro e attività di tutoring e mentoring. Un’iniziativa che guarda oltre il business stimolando i valori dell’impresa che non si quantificano in numeri ma in benessere sociale e crescita del territorio. Il Premio Gaetano è promosso e ideato dall’Associazione Progetto Marzotto – fondata da Giannino Marzotto, recentemente scomparso – il cui obiettivo è creare una piattaforma dell’innovazione in Italia fondata sul virtuoso connubio tra capacità imprenditoriale e visione sociale.

Prima al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania, e poi nella sede di Confindustria Sicilia a Palermo, la presentazione del Premio Gaetano Marzotto ha coinvolto numerosi imprenditori, business men e attori sociali dell’Isola. Ad accompagnare Matteo Marzotto nella “due giorni” siciliana il direttore generale della Fondazione CUOA Giuseppe Caldiera e il presidente dell’Associazione nazionale Consorzi Universitari Gustavo Dejak.

Ha moderato il partecipato incontro catanese Elita Schillaci, docente di Imprenditorialità, Nuove imprese e Business planning dell’Università di Catania: «Il Premio Gaetano Marzotto si aggiunge a quell’ecosistema così fertile e dinamico che caratterizza il capoluogo etneo e l’intera Sicilia – ha dichiarato – il motore di ciò è il collegamento tra il mondo accademico e quello del lavoro, perché lo sbocco naturale della ricerca e della formazione universitaria non può che essere la generazione di realtà imprenditoriali nuove, capaci di cogliere i cambiamenti dei nostri tempi». Presenti anche il direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania Giuseppe Vecchio, il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Catania Antonio Perdichizzi, e tantissimi portatori d’interesse del territorio, esempi d’eccellenza e di coraggio imprenditoriale..

A Palermo è intervenuto invece Luigi Rizzolo, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Palermo, che ha apprezzato «l’iniziativa di chi come me ogni giorno impegna risorse in termini di tempo e di denaro – ha sottolineato – per favorire, foraggiare e aiutare giovani che con idee meritevoli e innovative cercano di diventare imprenditori». Hanno preso inoltre la parola il presidente del Consorzio Arca Palermo Umberto La Commare; il presidente dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti Palermo Massimo Maniscalco; il direttore del Dipartimento di Scienze economiche aziendali e statistiche dell’Università di Palermo Antonio Purpura, e il docente di Statistica Aziendale e Controllo della Qualità all’Università Kore di Enna Salvatore La Rosa, che ha moderato gli interventi.
E’ necessario, ha detto Maniscalco, «che si provveda a recuperare risorse mediante il taglio di tutti gli sprechi e dispersioni, di tutti i costi impropri, di tutte le intermediazioni improprie, di tutte le regalie a singoli o molteplici soliti noti. Pretendere che ogni bene o servizio acquisito dalle Pubbliche amministrazioni sia pagato “solo il proprio prezzo di mercato” anche utilizzando benchmarking informatici; che, in una parola, sia possibile per le imprese essere profittevoli, restare sul mercato e svolgere la propria missione di creatrici di ricchezza che solo se generata potrà essere distribuita. Quando ad opera della dirigenza politica i sofferenti avranno sollievo, la povertà sarà circoscritta e gli squilibri tenderanno a restringersi invece che ad allargarsi, il Bene Comune nel nostro Paese sarà più realizzato. In troppi casi, l’arricchimento opaco è del tutto personale; ciò mentre in Italia, dopo cinquant’anni, si rivede un fenomeno che si sperava rimosso per sempre, la fame, quella vera».
Dopo lo scouting delle imprese partecipanti – è possibile aderire al Premio presentando entro il 30 giugno la propria idea di impresa tramite il sito www.premiogaetanomarzotto.it – Quattro giurie composte da imprenditori, ricercatori, istituzioni, università, incubatori d’impresa, mondo della finanza e venture capitalist, giornalisti ed esperti di innovazione, selezioneranno le migliori proposte, le quali saranno premiate nel mese di novembre.