Raddoppiati gli enti no-profit negli ultimi 10 anni in Sicilia

In Sicilia negli ultimi 10 anni la densità di istituzioni no-profit è più che raddoppiata (+106%), con Enna provincia più virtuosa e Palermo ultima. A rilevare il dato è una ricerca realizzata da Das Assicurazioni, compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale, in occasione del lancio della polizza Difesa Associazione, che offre la tutela legale ai membri del consiglio direttivo e agli iscritti delle associazioni sportive e di volontariato. Enna è la provincia della Sicilia che ha la più alta concentrazione di istituzioni no-profit: una ogni 114 abitanti, che la collocano al 43° posto nella classifica nazionale.

Messina, con un’associazione senza scopo di lucro ogni 130 abitanti è seconda nella Regione e 65° a livello nazionale. Dati simili ad Agrigento e Ragusa che fanno registrare una densità di associazioni sportive e di volontariato pari a una ogni 138 abitanti che posizionano le due province al 76° e al 79° posto in Italia. Una ogni 139 abitanti a Siracusa e Trapani, rispettivamente all’80° e all’ 82° posizione nel ranking nazionale. Caltanissetta, terz’ultima in regione (1/140 abitanti) è all’83° posto nella classifica nazionale seguita da Catania, penultima in Sicilia, con un’associazione senza scopo di lucro ogni 155 abitanti è 95° in Italia. Palermo, il capoluogo di Regione, è la provincia meno virtuosa con una presenza di associazioni no-profit pari a una ogni 160 abitanti, 98° in Italia. Mediamente la Sicilia può contare un’istituzione no-profit ogni 144 abitanti che la posizionano al 16° posto nella classifica regionale.

“La nostra polizza, dedicata al mondo del no-profit – afferma Roberto Grasso, direttore generale e amministratore di Das Italia – vuole essere un contributo a quella rete solidale e sociale che sostiene le fondamenta del nostro Paese. Avvicinandoci a questa realtà ci siamo resi conto che tutte le persone impegnate in quest’ambito, oltre al tempo che impiegano, spesso senza fini di lucro, rischiano in prima persona di trovarsi coinvolte in questioni di natura legale”.

A livello nazionale siamo passati da un rapporto di 1 organismo ogni 242 abitanti del 2001 a una densità di 1 ogni 132 del 2011, per un totale di oltre 451 mila istituzioni no-profit. Negli ultimi 10 anni il no-profit è diventato appannaggio delle regioni dell’arco alpino, con in testa la Valle d’Aosta (1/68 nel 2011), il Trentino-Alto Adige (1/75 nel 2011) e il Friuli Venezia Giulia (1/95 abitanti nel 2011). Confermano la loro vocazione al sociale le regioni del centro: Umbria (1 ogni 98 abitanti nel 2011) Marche (1 ogni 104 nel 2011) e Toscana (1/109 – 2011).

La regione meridionale con la maggiore densità di istituzioni no-profit è la Basilicata (1 ogni 122 abitanti nel 2011). Dieci anni fa la Lombardia era la regione migliore con una densità di 1 associazione sportiva o no-profit ogni 95 abitanti, salita a 1/153  nel 2011 con un peggioramento del 37%. Precedono di poco la Lombardia, Calabria (1/147 abitanti), Sicilia (1/144) e Lazio che rispecchia in pieno la media nazionale. La Campania è, secondo le elaborazioni di Das, la regione italiana con la più bassa densità di associazioni no profit, nel 2011 si contava un’istituzione ogni 201 abitanti, ma rispetto al 2001 la situazione è migliorata notevolmente (1/438).