Ragusa – Importazioni sleali, Mariano Ferro chiede aiuto al Prefetto

Si è svolto questa mattina a Ragusa un incontro tra il prefetto Maria Carmela Librizzi e il leader dei Forconi Mariano Ferro che già ieri aveva partecipato alla protesta dei produttori di Vittoria, sfiancati dalla concorrenza sleale di un mercato estero che non rispetta le regole stabilite dagli accordi internazionali, causando il collasso dell’economia agricola siciliana. Un rischio di crollo completo del mercato, di cui la protesta di Vittoria rappresenta solo una delle tante manifestazioni promosse in tutta la Regione. Manifestazioni, piccole o grandi, in cui si ribadiscono ormai sempre le stesse cose. “Quanto grave sia la situazione, ormai ce lo siamo detto e ridetto molte volte – sancisce Mariano Ferro – Quello che era stato previsto sul collasso del mercato agricolo, si sta puntualmente verificando. I produttori non riescono più a far fronte a un mercato intasato dalla concorrenza sleale del mercato estero che fa precipitare i prezzi e affossa le nostre aziende”. “Quello che noi chiediamo al Prefetto – dice Ferro – è solo che vengano applicate le leggi che ci sono a tutela del nostro mercato. Nei trattati Euro-Marocco è scritto nero su bianco che arrivati ad una determinata quantità di alimenti importati, questi stessi devono essere bloccati perché altrimenti si intasa il mercato, così come sta succedendo”. Ecco allora che precipitano i prezzi dei prodotti di produzione siciliana, come olio, arance, pomodori e melanzane. Nell’incontro di questa mattina Mariano Ferro ha chiesto ad una disponibile prefetto di Ragusa Maria Carmela Librizzi, un tavolo tecnico anche con le prefetture di Siracusa e Catania per sollecitare che vengano applicati dei controlli più severi a tutela delle norme di salvaguardia del mercato. “La situazione non può che peggiorare – spiega il leader dei Forconi – Se non si applicano le norme il mercato siciliano subirà il tracollo già iniziato”. C’è un altro importante aspetto legato a tutto questo: il crollo dei prezzi causa danni incolmabili per le aziende che devono così far fronte a impossibilità di pagare le rate del mutuo e i pignoramenti di aziende e prime case. Un terribile circolo vizioso dove a farne le spese sono sempre i produttori siciliani. Per questo motivo l’ ‘incontro di questa mattina con il prefetto è stata anche l’occasione per chiedere un incontro con il presidente del Tribunale di Ragusa per cercare di fare in modo che la magistratura allenti la morsa della tenaglia intorno a chi è in difficoltà economica anche per questi motivi.”La magistratura dovrebbe “punire” meno chi già vive uno stato di forte crisi e disagio economico e invece indagare con più attenzione e in modo più approfondito sul meccanismo delle aste giudiziarie e su chi se le aggiudica”. Una situazione diventata insostenibile secondo Mariano Ferro che afferma: “Devono necessariamente venire applicate le norme di salvaguardia del mercato perché le ripercussioni sono e saranno sempre più pesanti. Se le autorità competenti non lo faranno, lo faremo direttamente noi recandoci nei porti! Qualcosa si deve fare. Non si può aspettare inermi e subire passivamente”.