Reati con la Pa, i dati della Gdf: in Sicilia in un anno 470 milioni di danno erariale

Nel 2014 sono 655 le persone denunciate in Sicilia dalla Guardia di Finanza per reati contro la pubblica amministrazione. Sono state erogati illecitamente oltre 250 milioni di euro ed è stato scoperto, con la collaborazione della magistratura contabile, un danno erariale da 470 milioni di euro «legato a un comportamento doloro o gravemente colposo di soggetti pubblici che hanno contribuito alla mala gestione della cosa pubblica».

E’ la denuncia del Comandante regionale della Guardia di Finanza in Sicilia, generale Ignazio Gibilaro, durante il corso su `L’azione di contrasto alla corruzione´ organizzato con l’Università di Palermo. Presente al Rettorato anche il Presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone. «La Guardia di Finanza ha aderito con entusiasmo alla proposta arrivata dall’Università di Palermo per motivazioni che si spossono collocare su due livelli: uno nazionale e uno locale – spiega il generale Gibilaro nel suo intervento allo Steri – A livello nazionale, il Corpo della Guardia di Finanza ha delle pecularietà, un vero e e proprio know how che, in quanto polizia economico-finanziaria, permette di fornire a tutte le autorità, dalla magistratura ordinaria a quella contabile, un apporto nell’analisi e nello studio del fenomeno della corruzione Il Corpo, essendo nella stragrande quantità dei casi i fenomeni di corruzione legati all’elemento finanziario e patrimoniale, ha fatto una scelta decisa, quella di impiegare risorse, uomini e mezzi a disposizione delle autorità che stanno agendo, a partire dall’Anticorruzione». «Poi c’è un livello regionale, in questi anni è cresciuto un altro problema quale è la gestione del denaro pubblico – prosegue ancora Gibilaro – I reati contro la Pubblica amministrazione, dalla concussione, al peculato, alla frode, all’abuso d’ufficio sono spesso un momento di passaggio, un mezzo nell’ottica dell’appropriazione indebita di risorse pubbliche in un periodo di crisi».