Reato di omicidio stradale, c'è il si della Camera

A piccoli passi va avanti l’iter per l’introduzione nel nostro ordinamento legislativo del reato di omicidio stradale. La Camera dei deputati  lo ha approvato con 276 voti favorevoli e 20 contrari apportando delle ulteriori modifiche e innalzando la pena minima a cinque anni dopo che in commissione si era abbassata a quattro, mentre il testo iniziale approvato dal Senato prevedeva 7 anni. Le altre modifiche riguardano i casi in cui si configura il reato di omicidio stradale. Oltre alla guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o in caso di superamento grave dei limiti di velocità, il nuovo reato di omicidio stradale si applicherà anche nel caso si procuri la morte dal passaggio con il semaforo rosso, dall’inversione del senso di marcia, dalla circolazione contromano, dal sorpasso in corrispondenza di attraversamento pedonale o linea continua. Disco rosso, invece, al caso di morte o lesioni provocate utilizzando, alla guida, dispositivi mobili (cellulari, palmari, smartphone, tablet, palmtop, lettori Mp3, ricevitori Gps).

Altra modifica riguarda l’eliminazione della norma inserita dalla commissione trasporti che riservava l’attività di consulenza nella ricostruzione degli incidenti stradali agli iscritti all’albo degli ingegneri o a quello dei periti industriali.

Soddisfatto il relatore alla Camera, Paolo Gandolfi (PD): “Abbiamo lavorato alla correzione di alcune incongruenze rispetto al testo approvato dal Senato. Stiamo lavorando nella prospettiva e con l’obiettivo di un’approvazione definitiva della legge entro la fine dell’anno”.

Ora toccherà al Senato valutare definitivamente il testo prima della sua entrata in vigore. Il viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini, in aula in rappresentanza del Governo, ha promesso entro la fine dell’anno.