Regione, è di nuovo bagarre nella Giunta Crocetta. Tutti contro tutti

E’ di nuovo caos nella Giunta Crocetta. Ieri c’è stata la prima partecipazione in Giunta del nuovo assessore Luisa Lantieri, e  i “renziani” e Sicilia Futura   hanno stabilito di “congelare” la propria delegazione nell’esecutivo, a meno che non si tratti di affrontare questioni dirimenti, come quella che riguarda il destino di 24 mila forestali.Indicazione che imbarazza non poco gli assessori. Costretti a firmare una nota congiunta: «Riteniamo opportuno partecipare ai lavori della giunta per onorare le importanti questioni poste all’ordine del giorno, nell’interesse della Sicilia», dicono Anthony Barbagallo, Baldo Gucciardi, Alessandro Baccei e Vania Contrafatto. «Auspichiamo ovviamente – aggiungono – che venga recuperato il rapporto col governo nazionale, condizione imprescindibile per continuare positivamente questa esperienza».

Lantieri è esponente di Sicilia democratica, il suo ingresso in giunta viene osteggiato da Sicilia Futura, che continua a rivendicare “pari dignità” tra le forze alleate. Ma ci sono “mal di pancia” anche nel Pd dopo la fumata nera sul nuovo capogruppo dei democratici all’Assemblea regionale siciliana.

In questo clima che sembra preludere a nuova crisi di governo, il tempi per approvare bilancio e finanziaria in Sicilia stringono e l’assessore regionale all’Economia scrive al Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta per chiedergli di convocare al più presto la Giunta per approvare ddl stabilità e bilancio.  “E’ nostro intendimento presentare all’inizio della prossima settimana il ddl stabilità e il ddl di bilancio di previsione 2016/2018 all’attenzione della Giunta regionale, per consentirne l’invio all’Assemblea regionale siciliana entro la fine del mese di novembre – scrive Baccei a Crocetta – La tempistica ipotizzata è tendenzialmente in linea con le scadenze previste dal decreto legislativo 118/2011 che nell’elencare gli strumenti della programmazione regionale prevede: ‘Il disegno di legge di stabilità regionale, da presentare al Consiglio entro il 31 ottobre di ogni anno e comunque non oltre trenta giorni dalla presentazione del del ddl di bilancio dello Stato; e il ddl di bilancio da presentare al consiglio entro il 31 ottobre di ogni anno e comunque non oltre i 30 giorni dall’approvazione dell disegno di legge di stabilità dello Stato'”. “Considerato che i citati documenti statali sono stati approvati dal Consiglio dei ministri il 16 ottobre e trasmessi al Senato il 25 ottobre – scrive Baccei a Crocetta – per assicurare la necessaria condivisione delle scelte in seno al Governo e alla maggioranza parlamentare, ti richiedo di prevedere la calendarizzazione delle sedute della Giunta nel rispetto della tempistica esposta”.

Ma in questo momento per Crocetta i problemi sembrano essere altri, impegnato ancora una volta a tentare di ricucire gli strappi nella maggioranza che dovrebbe sostenere il suo governo e soprattutto fare qualcosa per una Sicilia che fa acqua da tutte le parti. «Basta con “l’annacarsi”, queste liti nei partiti e tra i partiti hanno stancato. A questo punto forse sarebbe meglio tornare a votare, anche in primavera», ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone commentando le nuove polemiche interne al governo regionale dopo la nomina dell’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri. «Queste continue polemiche – prosegue Ardizzone – non fanno che condizionare il nostro lavoro. Ecco perchè ritengo che forse sarebbe meglio andare al voto». Proprio ieri, il presidente Ardizzone, durante l’Aula, aveva “strigliato” il governo regionale che non ha ancora depositato gli atti di bilancio e finanziaria. Ardizzone ha diffidato l’esecutivo a farlo al più presto.

FORESTALI.  Su proposta dell’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici, la giunta regionale ha approvato il testo con il quale si iscrivono le somme per i lavoratori forestali, previsti dalla delibera Cipe dello scorso 6 novembre. Lo rende noto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Presupposto indispensabile è ora la sottoscrizione da parte del Mef e della Presidenza del consiglio della avvenuta deliberazione Cipe.

“Con tale deliberazione – sostengono Crocetta e Cracolici – rendiamo possibile l’avvio per 50 milioni di euro di interventi sull’intero territorio siciliano, finalizzati a prevenire i fenomeni di dissesto possibili con l’approssimarsi della stagione invernale e intervenire immediatamente in aree critiche, dove si sono manifestati gravi fenomeni di dissesto del territorio”.

CGIL. “Un’altra crisi non è accettabile. Questo governo regionale ha davanti a sé una strada tutta in salita per recuperare credibilità e ancora una volta mi sembra che non siamo messi bene”: lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, a proposito delle polemiche apertesi nella maggioranza dopo la nomina di Luisa Lantieri alla Funzione pubblica.

Aprendo il direttivo regionale della sua organizzazione, il dirigente sindacale ha rilevato “lo stallo insostenibile dell’azione politica che perdura, mentre la Sicilia affonda. I problemi aperti sono sempre drammaticamente gli stessi, e fanno capo quasi tutti a questioni di bilancio e al fatto che non si è messo mano a nessuna riforma. E nella situazione data ci ritroviamo pure di fronte a un atteggiamento irresponsabile del governo nazionale, che non solo non mette in campo politiche per il Mezzogiorno, ma anche non tiene conto delle emergenze sociali in corso”.

DIVENTERA’ BELLISSIMA.  “Migliaia di nuovi aderenti e nove assemblee dei comitati promotori, una per ogni provincia”. Sono i prossimi obiettivi del movimento #DiventeràBellissima, illustrati stamane da Nello Musumeci nella sala stampa dell’Assemblea Regionale Siciliana. “La portata innovativa del nostro Manifesto ha fatto breccia nell’opinione pubblica – ha detto Musumeci –  in un momento storico nel quale i partiti arretrano mentre la gente chiede alla politica di recuperare il senso etico e occuparsi dei problemi reali. Noi, ormai un anno fa, siamo stati i primi a cogliere questo segnale. Solo recuperando il dialogo con i cittadini, a prescindere dal colore politico, sarà possibile rigenerare la Sicilia, degradata e immiserita dalla inadeguatezza del PD e di Crocetta”.

Per realizzare questi obiettivi, anche alla luce della crescita del movimento in questi ultimi mesi e per aprirlo al confronto con i siciliani, Musumeci ha presentato la “cabina di regia” composta da Alessandro Aricò, Giusy Savarino e Ruggero Razza, che, in sinergia, si occuperanno rispettivamente dell’ascolto del territorio, dell’organizzazione e dei rapporti istituzionali. “Sarò portavoce di un Manifesto politico che ha l’ambizione di diventare un programma di governo – ha evidenziato Giusy Savarino – attraverso la raccolta delle idee che verranno non solo da ciascun sostenitore, ma anche dai movimenti, le associazioni, le liste civiche e le categorie sociali. Non mancherà il confronto con tutte le forze politiche perché dobbiamo liberarci da questo malgoverno, targato Crocetta-PD e trasformisti”.

Dal canto suo, Alessandro Aricò ha evidenziato che “nelle diverse province la cabina di regia si occuperà di individuare gli “ambasciatori” che saranno i promotori del Manifesto, ma che soprattutto diventeranno centri d’ascolto delle esigenze delle comunità locali”. “Ci siamo dati un obiettivo ambizioso: coinvolgere centinaia di migliaia di siciliani – ha aggiunto Ruggero Razza – e sono certo che lo raggiungeremo attivando e potenziando la nostra presenza sulla rete e facendo conoscere a tutti, a partire dai giovani, il nostro progetto di rigenerazione della Sicilia”.