Regione, il Pd chiede lo stop a nuovi impianti eolici. “Ci sono richieste per oltre 3 mila Mw”

Fermare le autorizzazioni di nuovi impianti eolici. È quanto chiede con una mozione il gruppo del Pd all’Ars al governatore Crocetta dopo che, nella Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 30 agosto, è stato pubblicato un decreto dell’assessorato regionale all’Energia con un calendario di conferenze di servizi proprio per discutere le autorizzazioni alle richieste di interesse che erano state sospese dal precedente governo e che l’attuale, finora, non aveva fatto ripartire. “Da questo calendario – ha detto Antonello Cracolici, deputato regionale del Pd, nel corso di una conferenza stampa all’Ars – emerge che c’è una richiesta per la realizzazione di impianti eolici per una potenza totale di 3285,87 megawatt, a fronte dei 1746,6 megawatt già installati. Significa che c’è una richiesta che è più del doppio di quanto finora installato”.

Cracolici ha puntualizzato che le conferenze di servizio non significa automaticamente concedere l’autorizzazione, “ma certo si tratta di un passo avanti negli iter, nonostante il governo abbia più volte dichiarato di voler mantenere il diniego a nuove autorizzazioni. Dichiarazioni fatte sicuramente in buona fede, ma che però vengono sconfessate dagli atti dell’amministrazione regionale”. A comprovare quella che Cracolici ha definito una “schizofrenia tra quanto proclamato e quanto realizzto” ci sarebbe una conferenza di servizio convocata pochi giorni fa, esattamente venerdì 20, “nel quale a fronte di una richiesta per un impianto da 30 megawatt a Castellana Sicula e Petralia Sottana è stato dato un via libera per 27 megawatt”.

Oltretutto, “la Sicilia – ha sottolineato il deputato del Pd – è la seconda regione d’Italia per impianti eolici (al primo posto la Puglia) ed è già ben oltre il 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili come previsto dal Protocollo di Kyoto (siamo circa al 25%). Nonostante a volte l’energia prodotta non venga neanche messa in rete a causa dell’inidoneità della rete stessa”.

Quello che il Pd propone allora è “una valutazione dell’impatto ambientale non sui singoli progetti, ma facendo una considerazione di contesto e di agglomerato e individuando prima le zone inidonee nell’ambito di un piano energetico”. Intanto, il 2 ottobre sono convocate altre 64 conferenze di servizio.

Nel calendario individuato dal decreto ci sono impianti richieste per impianti eolici anche di grandi dimensioni, come quello da 216 megawatt di Menfi proposto dalla Friel spa, quello da 160 megawatt a Cammarata proposto da Moncada costruzioni srl, poi 172 megawatt a Mazzarino (Enel Green Power spa), uno da 192 mw a Polizzi Generosa (Wkn Italia srl).