Regione, revocato il decreto dei costi giornalieri standard per gli affidamenti in house

La Regione revoca il decreto del 3 agosto 2012 con il quale aveva approvato il criterio dei costi giornalieri standard, per la determinazione dei corrispettivi da applicare ai contratti da stipulare tra le società in house e i vari rami dell’Amministrazione regionale.

La revoca è avvenuta con un decreto degli assessorati dell’Economia e delle Infrastrutture del 13 settembre 2013 e pubblicato nella Gurs del 25 ottobre. Un decreto che si è reso necessario in seguito alla sentenza della Corte costituzionale del 20 luglio 2012 n. 199 che ha reso applicabile in toto la normativa comunitaria relativa alle regole concorrenziali minime in tema di gare ad evidenza pubblica e, più in generale, di affidamenti in house e di tutela della libera concorrenza del mercato. Ai sensi della normativa comunitaria, infatti, l’affidamento in house rimane pur sempre un’eccezione al principio generale dell’affidamento con procedure ad evidenza pubblica. Per garantire il principio della concorrenza e quello di economicità il ricorso agli affidamenti in house va effettuato solo dopo una valutazione comparativa dei prezzi sul mercato offerti per i medesimi servizi. La revisione delle tariffe per l’affidamento in house effettuato con il decreto del dirigente generale interdipartimentale n. 1710 del 3 agosto 2012 non consente però il rispetto di queste condizioni.

Il decreto cancellato aveva introdotto un criterio dei costi giornalieri standard basato sui valori scaturenti dall’ultimo bilancio approvato, come parametro di calcolo oggettivo. In questo modo si consentiva di determinare un corrispettivo composto dal costo del personale diretto giornaliero più il costo del personale di struttura (in quota parte) impegnato per attività Business Unit giornaliero più il costo spese generali giornaliero (in quota parte). Si tratta di elementi volti a garantire al soggetto in house commissionario l’adeguata remunerazione per le attività svolte e per i servizi resi a favore dei dipartimenti regionali interessati.