Revenge porn, la battaglia di Facebook in quattro mosse

Il fenomeno della diffusione sul web di immagini pornografiche private, spesso rubate, sta diventando una vera e propria emergenza sociale. Per contrastarlo, Facebook ha deciso di emanare nuove norme di sicurezza e lo fa sapere con un blogpost di Antigone Davis, Capo della Sicurezza Globale.

Revenge Porn, un fenomeno che ‘devasta’ le persone

Il colosso della Silicon Valley vuole porre rimedio al problema della condivisione sul web di foto o video osè delle persone allo scopo di lederne l’immagine. Questo fenomeno viene denominato in inglese “revenge porn”, letteralmente “vendetta pornografica”. Secondo dati relativi agli Usa forniti dalla Davis, il 93% delle persone che è stato oggetto di ‘revenge porn’, ovvero della condivisione di immagini personali, presenta significative ripercussioni emotive. E per l’82% di questi, l’evento ha causato una compromissione della sfera sociale, occupazionale o di altre importanti aree della loro vita.

Ecco le 4 novità che Facebook ha introdotto a tutela dei propri utenti:

Se si sospetta che un’immagine personale sia stata condivisa senza permesso, si potrà segnalarla utilizzando il link ‘Segnala’ che appare premendo sulla freccia verso il basso o i puntini ‘…’ presenti vicino al post.
I rappresentanti qualificati del team Community Operations rivedranno l’immagine e la rimuoveranno se questa viola gli Standard della Community. In molti casi Facebook provvederà anche alla disattivazione dell’account che ha condiviso immagini personali senza permesso. Ma offrirà anche la possibilità di appello se qualcuno dovesse ritenere che l’immagine sia stata rimossa per errore.
In seguito, saranno utilizzate le tecnologie di foto-matching per aiutare a contrastare ulteriori tentativi di condivisione dell’immagine su Facebook, Messenger e Instagram. Se qualcuno cercherà di condividere l’immagine dopo che questa è stata segnalata e rimossa, il social avvertirà che questa viola le policy interne e che quindi non potrà essere condivisa.
La società californiana collaborerà anche con organizzazioni per la sicurezza, per offrire risorse e supporto alle vittime di questi comportamenti.

La strategia di Facebook per contrastare il ‘revenge porn’

Il social network ha collaborato con molte organizzazioni internazionali per elaborare una strategia per arginare il fenomeno del ‘revenge porn’. In particolare con il National Network to End Domestic Violence, il Center for Social Research, la Revenge Porn Helpline (Regno Unito) e la Cyber Civil Rights Initiative. Con quest’ultima associazione è stata anche scritta una specifica guida per contrastare la circolazione non autorizzata delle proprie immagini intime su Facebook.