Rifiuti, i sindacati: rilanciare la concertazione

Un esecutivo regionale di Fp Cgil Sicilia, Fit Cisl e Uil Trasporti per definire “le iniziative da mettere immediatamente in campo per sbloccare l’empasse del settore rifiuti sull’isola”. Il vertice si terrà a metà della prossima settimana ed è stato annunciato oggi dai segretari delle tre sigle sindacali dopo che “le reiterate richieste di incontro all’assessore dell’energia non hanno ottenuto riscontro”. Lunedì mattina i segretari regionali del comparto Claudio Di Marco (Fp Cgil), Dionisio Giordano (Fit Cisl) e Giovanni Acquaviva (Uil Trasporti) si incontreranno a Palermo “per stabilire data e luogo dell’esecutivo perché – dicono – la soluzione alle continue emergenze non può essere più rinviata e per farlo occorre rilanciare la concertazione e confrontarsi con chi realmente e quotidianamente vive a stretto contatto con questa realtà”. “A oltre un mese dall’insediamento dell’assessore all’Energia – scrivono in una nota Fp Cgil Sicilia, Fit Cisl e Uil Trasporti – le nostre richieste di incontro sono andate disattese e tutto ciò nonostante siano state messe in campo da parte del Governo regionale iniziative, anche di carattere legislativo, che avrebbero necessitato quantomeno di un confronto concertativo con tutte le forze sociali che operano a vario titolo nel settore. E’ evidente – continuano – che questo esecutivo è convinto che continuare ad operare secondo gli ormai consolidati schemi delle dichiarazioni spot ‘l’emergenza rifiuti nell’Isola è cessata’ o partecipando a convegni dove ottenere facili applausi da parte dei Sindaci a cui si vuole passare il testimone della gestione degli appalti per l’affidamento del servizio, condurrà automaticamente alla soluzione del problema dei rifiuti”. “La realtà – dicono Di Marco, Giordano e Acquaviva – è ben diversa e se oggi il sistema non è ancora definitivamente crollato lo si deve solo al senso di responsabilità di migliaia di lavoratori che, nonostante la regola delle retribuzioni percepite a singhiozzo e con lo spettro del possibile imminente licenziamento, continuano ad assicurare il funzionamento della sgangherata macchina che la politica a tutti i livelli ha voluto per gestire in Sicilia un settore che ha certamente bisogno di ben altre attenzioni”.