Riforma Rc Auto, addio al tagliando sul parabrezza

Da ieri non è più obbligatorio esporre il tagliando di assicurazione su tutti i veicoli a motore. Il tagliando giallo, nato nel 1970, anno in cui in Italia divenne obbligatorio assicurarsi, potrà non essere esposto anche se non è obbligatorio toglierlo. In questa fase iniziale le compagnie continueranno ad emetterlo assieme al certificato  assicurativo che rimane l’unico documento cartaceo da tenere a bordo dell’auto. Il legislatore ha intrapreso questa fase di digitalizzazione, perchè secondo una stima dell’Ania in Italia continuano a circolare 3,9 milioni di veicoli senza copertura assicurativa, molti dei quali con un contrassegno falso. Per constrastare questo fenomeno dal 2012 si è imboccata la strada della dematerializzazione con la creazione di una banca dati dei veicoli assicurati attiva presso la Motorizzazione Civile che viene alimentata dalle compagnie ogni volta che stipulano una nuova polizza o procedono al rinnovo di una esistente. In caso di controlli da parte delle Forze dell’Ordine, questi potranno verificare in pochi secondi, con l’inserimento della targa, se l’auto fermata è presente o meno nella banca dati e sanzionare gli evasori. Approvata la modifica al Codice della Strada, in futuro la copertura assicurativa potrà essere verificata anche dalle apparecchiature elettroniche già installate sul territorio nazionale, come Tutor, Autovelox, Telepass e Telecamere Ztl. In questo caso il Ministero dei Trasporti chiarisce che non si tratta di accertamenti diretti ma il mezzo dovrà essere individuato in un secondo momento dalla rilevazione e dopo l’incrocio dei dati potrà partire la procedura sanzionatoria. Ricordiamo che guidare un veicolo non assicurato comporta il sequestro del mezzo e una sanzione amministrativa che va da un minimo di 848 euro ad un massimo di 3393 euro. Con la scomparsa del tagliando assicurativo dal parabrezza, continua in Italia la fase di ammodernamento del settore Rc auto. Un’altra novità del settore, infatti, era scattata dal 1° luglio 2015, con la trasmissione telematica degli attestati di rischio, sia al contraente, sia tra le compagnie nel caso di passaggio del contratto.