Risparmio, successo nel 2017 per i piani individuali: raccolti 5,3 miliardi

I risparmiatori premiano i PIR compliant (Piani individuali di risparmio). Questi fondi aperti hanno ottenuto un grande successo nel secondo trimestre 2017: secondo i dati rilevati dall’Ufficio Studi di Assogestioni  questi prodotti hanno ottenuto una raccolta netta di 4,3 miliardi di euro tra aprile e giugno 2017. In totale nel 2017 hanno raggiunto i 5,3 miliardi mentre le gestioni collettive hanno raccolto oltre 28,3 miliardi di euro (+44,5mld da inizio anno): questo significa che l’industria del risparmio monitorata da Assogestioni nel primo semestre ha raccolto 57 miliardi arrivando a gestire un patrimonio complessivo di 2.012 miliardi di euro.

 

Che cosa sono i Pir

Come spiega Assogestioni un fondo Pir compliant è un fondo aperto (oppure un comparto di un fondo/Sicav) la cui politica di investimento prevede il rispetto dei vincoli di investimento e dei limiti di concentrazione dettati dalla disciplina dei Piani individuali di risparmio a lungo termine. Una classe Pir, invece, è una classe di un fondo Pir compliant la cui sottoscrizione è condizionata al rispetto delle condizioni soggettive e dei limiti agli importi investibili previsti dalla medesima disciplina. È opportuno sottolineare che la previsione di classi PIR, ancorché molto diffusa, è solo una delle soluzioni organizzative utilizzate da parte delle società di gestione per agevolare la verifica del rispetto dei vincoli ‘sul soggetto’ previsti dalla disciplina per poter beneficiare dell’agevolazione fiscale. Esistono infatti alcuni casi di fondi PIR compliant per i quali non sono previste classi PIR. In questi casi la verifica del rispetto delle condizioni per poter usufruire dell’agevolazione fiscale può essere affidata a procedure amministrative interne alla società di gestione oppure agli intermediari che ne curano la distribuzione. Nell’ambito dei fondi PIR compliant si può inoltre distinguere tra quelli di nuova istituzione e quelli pre-esistenti. Con la prima espressione si fa riferimento ai fondi PIR compliant ab origine, istituiti dopo l’entrata in vigore della disciplina dei PIR (1° gennaio 2017). La seconda espressione indica invece i fondi istituiti prima di tale data e la cui politica di investimento, indicata nel regolamento di gestione, è stata successivamente modificata/precisata per renderla PIR compliant.

A fine giugno i fondi PIR compliant sono 44 e hanno un patrimonio complessivo di poco più di 9 miliardi di euro. Di questi 27 sono di nuova istituzione (cioè sono stati lanciati nei primi sei mesi dell’anno), nel primo semestre hanno raccolto 3,4 miliardi di euro, una cifra sostanzialmente in linea con il patrimonio complessivo a fine giugno.

Gli altri 17 fondi pre-esistenti, invece, erano già presenti sul mercato alla fine del 2016, quando contavano un patrimonio complessivo di 3,4 miliardi. Successivamente essi sono stati trasformati in prodotti PIR compliant e nei primi sei mesi dell’anno hanno beneficiato di una raccolta di 1,9 miliardi. Questa, combinata con il rendimento, ne ha fatto crescere il patrimonio complessivo che a fine giugno si attesta a 5,6 miliardi.

Dei 44 fondi PIR compliant censiti, 32 sono dotati di una o più classi PIR (per un totale di 39 classi). La Tavola 8.3, sempre in allegato, evidenzia, per ciascun gruppo di gestione, il numero di fondi PIR compliant, il numero complessivo delle relative classi di quote e, in un’apposita riga, il dato relativo alle classi PIR (se presenti). Come notato sopra, molti gestori, ma non tutti, offrono fondi PIR compliant dotati di classe PIR.