Roberto Saviano: "Il Sud è fallito. A credere nei giovani sono solo le mafie"

Roberto Saviano: “Il Sud è fallito. A credere nei giovani sono solo le mafie”. Roberto Saviano è intervenuto ieri sera a Ballarò su Raitre.

Intervistato da Massimo Giannini   Roberto Saviano parla di Sud, giovani e organizzazioni criminali. “Bisogna essere radicali: il sud è fallito, c’è un pezzo di Italia che è completamente fallito – ha detto lo scrittore napoletano – Certo, ci sono città che si salvano, qualche imprenditore che riesce a reggere, ma si va via”. E il governo Renzi cosa ha fatto per il Mezzogiorno? “Il Sud non è più un problema per questo governo perché non fa pressione politica. Dopo la mia lettera a Renzi sto aspettando che ci sia effettivamente questa decisione di un nuovo corso del sud Italia. Spesso si confonde la dichiarazione con l’azione, è un gioco furbo che fa questo governo, cioè di occuparsi di qualcosa dichiarando che farà e poi raramente c’è la verifica su quanto promesso”.

“Dimenticata da questo governo e da questa Europa che la considera lontana da interessi”, Napoli è tornata ad essere centro di scontri tra clan camorristici. Protagonisti, spesso, sono giovani sicari che – argomenta lo scrittore – vengono assoldati come “nuove leve” dalla camorra per le “stese”, le sparatorie e gli agguati tra i vicoli del capoluogo partenopeo.

Roberto Saviano: “A credere nei giovani sono le organizzazioni criminali”

Saviano, poi, torna sulla lettera inviata al premier Renzi lo scorso primo agosto. “Pensare che sia piagnisteo raccontare con dolore quello che non funziona credo che sia rischioso. E poi di cosa stiamo parlando? Le analisi che ha fatto la GdF ha parlato di un indotto criminale di 170 mld di euro, non credo sia un piagnisteo. Mi dispiace, riconosco gli sforzi che ha fatto Renzi, ma mi spiace anche che consideri qualsiasi critica un modo per diffamare l’Italia. In questo c’è una somiglianza con Berlusconi: non si deve criticare perché sennò si indebolisce. Temo che si arrivi alla parola pericolosissima di “disfattista” tra poco”.

Sulla frase di Rosy Bindi su Napoli (“La camorra è un dato costitutivo della città”), Saviano è chiaro: ““La sua dichiarazione è in perfetta coerenza con l’analisi che da anni viene fatta del territorio. Forse è stata mal interpretata, qualcuno ha creduto che si facesse riferimento al DNA dei meridionali o dei napoletani ma non credo che abbia fatto riferimento a questo.

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