Sara Barresi, la figlia del Gran Maestro in Giunta con Crocetta

Sara Barresi, la figlia del Gran Maestro in Giunta con Crocetta. E’ il titolo di un nuovo articolo del Fatto Quotidiano sui trascorsi dei politici siciliani. Dopo l’articolo sulla frequentazione del Circolo Scontrino di Trapani (loggia a metà tra massoneria deviata e consorteria mafiosa) da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (con puntuale smentita del Quirinale) oggi Sandra Rizza si dedica a Sara Barresi, l’assessore all’agricoltura di Rosario Crocetta. Il padre di Sara Barresi era un gran maestro e guidava la loggia Camea,  dietro il finto rapimento di Michele Sindona da parte di Cosa nostra, nel 1979. Michele Barresi, padre di Sara, nel 1981 fu arrestato a Palermo per favoreggiamento nel falso sequestro di Michele Sindona, il banchiere criminale originario di Patti, in provincia di Messina. “Il professore Barresi  – racconta l’avvocato penalista Nino Mormino – ha superato tutti i suoi guai giudiziari e oggi ha 84 anni”. Alcune cose che il Fatto non cita: come emerse dagli atti del processo per l’omicidio Ambrosoli Barresi aveva anche in mente  con Sindona  un progetto di giornale “per magnificare le possibilità della Sicilia, per svegliare la sicilianità“. Nella loggia Camea, quella presieduta da Barresi, sono presenti mafiosi  come Giacomo Vitale e Francesco Foderà. Alla loggia aveva aderito anche Stefano Bontade, il boss siciliano ucciso poi nell’81. Se ne è occupato anche il giornalista Piero Messina,  quello dello scoop più misterioso dell’anno su Crocetta, nel suo libro “Onorate società”.

Il Fatto Quotidiano si dedica anche ad un altro politico siciliano oggi caduto in disgrazia, Francantonio Genovese, re delle preferenze del Pd a Messina. “Mister 20.000 voti”, come viene chiamato è ormai un ex deputato dei democratici che commenta il salvataggio che i suoi ex colleghi parlamentari hanno fatto per Azzollini, respingendone l’arresto, mentre su di lui non hanno fatto sconti. Genovese sostiene di essere stato sacrificato per le Europee e definisce Renzi un “bullo populista”. Attualmente ai domiciliari, Genovese è coinvolto nello scandalo  della formazione professionale in Sicilia. Per Genovese Renzi è un “personaggio piccolo piccolo. Ma gli opportunisti – avverte – non durano a lungo“.