Scala dei turchi "proprietà privata". L'incredibile storia ad Agrigento

Scala dei turchi “proprietà privata”. L’incredibile storia di Agrigento:  «Proprietà privata» è la scritta su alcuni cartelli spuntati sulla scogliera di marna bianca della Scala dei Turchi, ad Agrigento, destinata a diventare patrimonio dell’umanità con il sigillo dell’Unesco. A segnalarlo, condividendo le foto su Facebook, è l’associazione ambientalista Mareamico. «Il proprietario ha delimitato l’area sistemando dei paletti che indicano la proprietà privata per comunicarlo ai terzi ed evitare che possano incorrere in incidenti, come avvenuto nei giorni scorsi (un’anziana si è ferita cadendo) considerando che la zona in alcuni tratti è particolarmente scivolosa», spiega l’avvocato Salvatore Palillo, legale di Ferdinando Sciabbarrà, proprietario dell’area.

Dopo la collocazione di quei cartelli però, chi sale sulla scogliera di marna bianca rischia anche di commettere il reato di violazione di terreno privato per il quale si procede a querela della parte offesa. Insorge il sindaco di Realmonte. «La scogliera è nostra, è dell’umanità intera -dice Lillo Zicari – Chiederemo la riperimetrazione».

Da qualche tempo si discute inoltre della possibilità d’istituire controlli e un ticket d’ingresso alla Scala dei Turchi. Hanno fatto scalpore lo scorso agosto le immagini che ritraevano bagnanti intenti a staccare pezzi di marna bianca da portare a casa come souvenir o frantumarla per poi spalmarla appunto sul corpo come crema di bellezza. Di qui la proposta di procedere al numero chiuso per difendere l’oasi.

Ma com’è che la Scala dei Turchi è privata? La scoperta è dell’anno scorso.La scoperta arriva direttamente dal comune di Realmonte. Durante una delle riunioni dedicate alla ricerca di soluzioni per la tutela della famosa parete rocciosa, oggetto di erosioni e furti della preziosa marna, i funzionari si accorgono di un’incredibile stranezza sulla planimetria della costa. La linea rossa che delimita l’area demaniale concessa dalla Regione e che include i tratti di spiaggia, si ferma proprio  a pochi centimetri dal costone roccioso dove sorge la Scala dei Turchi. Da lì inizia la proprietà di Ferdinando Sciabbarrà, 67 anni, ex dipendente della Camera di commercio di Agrigento, attualmente in pensione e residente in contrada Scavuzzo a Realmonte. È lui il  padrone della Scala dei Turchi, «intestatario delle particelle 334-335-336 sulla planimetria della costa».