Sicilia. A rischio i fondi per la cassa integrazione. Ecco quanti soldi ci sono…

Migliaia di lavoratori di piccole aziende che hanno chiuso i battenti, rischiano di rimanere senza cassa integrazione in deroga nel secondo semestre del 2013. Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ieri, ha firmato il decreto di ripartizione dello stanziamento effettuato dal governo nazionale. Alla Sicilia sono stati assegnati circa 26 milioni di euro. Una cifra insufficiente a cui si aggiungeranno i 108 milioni di euro del Piano azione coesione (ex Fas) che saranno «liberati» entro luglio, ma saranno disponibili solo a partire dal mese di settembre. Nel 2012, in Sicilia la Cig è costata 200 milioni di euro. Per il primo semestre del 2013, il ministero del Lavoro ha assegnato alla Sicilia 31 milioni di euro che sommati ai 26 milioni decretati ieri, più i 108 milioni della Pac, si arriva compessivamente a 165 milioni di euro. Mancano all’appello 35 milioni di euro, ma nel 2013 i senza lavoro sono in aumento.

PAGLIARO.  “La questione degli ammortizzatori sociali in deroga è prioritaria: il governo regionale deve subito dare risposte ai lavoratori”. Lo dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia. Bisogna fare presto– dice il segretario della Cgil- per evitare l’esplodere di drammi sociali. Ci sono questioni da affrontare- aggiunge- come quella del monitoraggio previsto per aprile dall’Accordo quadro e non realizzato e quella degli esclusi. Sono trascorsi i primi 6 mesi dell’anno- rileva ancora-, le procedure sono bloccate e non c’è chiarezza sulle risorse disponibili e sulla proroga”. Pagliaro inoltre chiede di sapere “come mai i 108 milioni della rimodulazione targata Barca non siano nella disponibilità della Regione”. “Questo stallo- dice Pagliaro- avviene in una fase occupazionale drammatica, con oltre 20 mila lavoratori che aspettano risposte, da quelli per cui si conclude il semestre, che rischiano di restare senza sostegno al reddito, alla platea degli esclusi per i quali il Governo regionale ha preso impegni ancora non onorati. A questi si aggiungono- dice ancora- i lavoratori delle Partecipate in crisi. Crocetta- conclude Pagliaro- dia risposte immediate al disagio sociale adoperandosi affinchè la vertenza si sblocchi”.