Sicilia, casse regionali a secco e Crocetta ripiega sulla manovrina da 100 milioni

Non ci sono soldi in cassa e così il governo regionale siciliano è costretto a dare lo stop alla finanziaria bis di cui si parla ormai da alcuni mesi. Servono 300 milioni che non ci sono e dunque bisogna aspettare tempi migliori. E’ stato il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Nino Dina (Udc), a informare Crocetta che i conti non tornano: «Una relazione messa a punto dall’ufficio studi della commissione ha rilevato che le soluzioni studiate per dare copertura ai 90 milioni chiesti da Renzi non sono sufficienti. Così come alcune norme che avrebbero attualizzato entrate per 114 milioni frutto di sentenze della Consulta non garantiscono il risultato. Ci sono parti della Finanziaria bis che risultano senza copertura». Così il presidente della Regione Rosario Crocetta ha dovuto mettere a punto in fretta e furia un piano B che garantisse il pagamento degli stipendi. E’ arrivata stamattina in commissione Bilancio quella che è stata subito ribattezzata la manovrina e c’è chi dice siano in corso colloqui informali con il commissario dello Stato per evitare poi impugnative.

L’obiettivo è pagare gli stipendi ai forestali e ai dipendenti di numerosi enti, società e teatri che attendono ancora i i soldi. Accantonata, quindi, momentaneamente la manovra bis da 300 milioni di euro, la Commissione si trova a esaminare una manovrina leggera da “80-100 milioni di euro”, come ha spiegato l’assessore Roberto Agnello. Bisogna solo capire se la manovra coprirà gli stipendi fino a fine anno o solo da gennaio a luglio. A questo punto la Finanziaria bis slitterà a luglio per essere approvata, dopo la parifica del rendiconto 2013 del bilancio regionale da parte della Sezione di controllo della Corte dei conti, a fine giugno. Secondo Crocetta la manovrina che arriva oggi in Commissione “puo’ essere approvata in appena due giorni, perché i soldi ci sono”. Secondo alcune stime almeno 16mila persone non potranno intanto lavorare (tra questi i forestali) a causa dei ritardi nell’approvazione della manovra bis.