Sicilia, ci sono 2,5 miliardi di spese da tagliare. Dalla cancelleria ai noleggi, qualche dritta per Crocetta…

La giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta  ha finalmente varato il Def (Documento economico finanziario), il  Bilancio triennale di previsione 2015-2017 ed il  disegno di legge per avere l’esercizio provvisorio fino al 30 di aprile. Quest’ultimo l’Ars lo deve approvare entro il 31 Dicembre.

L’assessore all’Economia, Alessandro Baccei comunicato che per il 2015 occorre effettuare tagli alla spesa pari a 2,5 miliardi di euro. Spese che potranno essere recuperate, in parte, se andranno a buon fine le trattative con il governo nazionale che, in cambio di spazi di manovra, chiede riforme strutturali incisive.
La manovra varata dalla giunta non comprende il prepensionamento di una parte dei dipendenti regionali in quanto dovrebbe rientrare tra le misure da concordare con Roma.
Sui conti pesa anche il contributo che la Sicilia è chiamata a dare al risanamento della finanza nazionale che per il 2015 equivale a 1,5 miliardi di euro, pari al 50 per cento dell’intera somma chiesta alle Regioni a Statuto speciale.

Ma sono soprattutto gli sprechi che in Sicilia vanno tagliati. Per acquistare materiale di cancelleria di vario tipo la Regione siciliana ha speso nel 2013 ben 3 milioni e 100 mila euro e nel 2014, a novembre, e gia a quota 2,4 milioni. Cifre ben al di sopra della media nazionale. La Lombardia, ad esempio, nel 2014 ha speso per lo stesso materiale 818 mila euro, l’Emilia 558 mila, la Toscana 310 mila euro. Numeri che emergono dal sito www.soldipubblici.it, il portale promosso dal premier Matteo Renzi per rendere trasparente la spesa della pubblica amministrazione.
E cosi spunta fuori che l’lsola continua a sostenere costi record per il personale, che nel 2014 e arrivato a quota 575 milioni, dato aggiornato a novembre, quando la Sicilia ha spe­so 62 milioni. Lo scorso anno e stata raggiunta quota 656 milioni e si tratta di cifre di gran lunga superiori a quelle sostenute da altre regioni. La Toscana, ad esempio, quest’anno è a quota 49 milioni, praticamente cir­ca dieci volte meno della Sicilia che spende anche due milioni al mese per i dipendenti con contratto a tem­po determinato.Cifre record anche per gli straordinari: nel 2013 la Sicilia ha erogato 53 milioni di straordinari contro i 46 milioni del Piemonte, i 450 mila dell’Emilia Romagna, 1,3 milioni della Lombardia. In tema di personale salgono da 25,8 a 27 milio­ni – dato aggiornato sempre a no­vembre – le spese per altre competenze e indennità accessorie per il personale della Regione, cifra mediamente piu alta delle altre regioni.
La Regione siciliana nel 2014 ha speso anche 271 mila euro di missioni e rimborsi per viaggi, somma in calo ma comunque sempre sopra la media nazionale.
Boom dei costi sostenuti per ma-nifestazioni e convegni, aumentati del 127 per cento: da 1,7 milioni del 2013 il costo e salito a 2,3 milioni ed e aggiornato solo a novembre, quan­do è stato speso 170 mila euro. La Lombardia, per fare un esempio, è a quota 1,3 milioni, la Regione Lazio a un milione e mezzo. Triplicati anche i canoni per la telefonia, da 436 mila a 1,2 milioni mentre per l’energia elettrica, gas e acqua l’lsola è passata da 768 mila a 3,6 milioni.
Nell’era di internet la Regione registra spese postali per 775 mila euro, qualcosa in meno rispetto al milione dello scor­so anno ma comunque un dato che resta sopra la media nazionale. La Regione Campania, ad esempio, e passata da 954 mila euro a 150 mila euro, mentre la Calabria da 7,2 milio­ni a 490 mila euro. Cresce anche il pe­so finanziario sostenuto per noleggi e locazioni, da 38 a 39 milioni. Triplicata poi la spesa per sistemazione del suolo, da 1,7 a 5 milioni.