In Sicilia continua il boom dell'energia solare

Continua, nonostante la fine degli incentivi, la crescita della diffusione delle due principali tecnologie dell’energia solare in Sicilia. Lo dicono i dati del Report 2014 del Polo Fotovoltaico della Sicilia presentati oggi a Palermo. Nel 2013 la diffusione delle tecnologie dell’energia solare in Sicilia ha toccato un ulteriore record storico, contribuendo a risanare l’ambiente, a tutelare la salute e a creare ricchezza, nonché all’indipendenza energetica nazionale e regionale.

Oltre 6 milioni di pannelli fotovoltaici per oltre 1200 MegaWatt (milioni di Watt) di potenza installata, distribuita in oltre 37mila impianti, capaci di generare in un anno 1,8 miliardi di chilowattora: ovvero quasi il 10% del fabbisogno di elettricità della regione più grande e più soleggiata d’Italia.

Nel dettaglio, la potenza fotovoltaica installata in Sicilia al 10 marzo 2014 ha superato i 1208 MW (MegaWatt) distribuiti su 37.783 impianti. Alla stessa data del 2013 la potenza fotovoltaica installata in Sicilia era di 1137 MW, distribuita su oltre 34mila impianti. La crescita, dunque, è stata superiore al 6%.

Con oltre 7mila impianti, la provincia di Catania surclassa per numero d’impianti tutte le altre province siciliane. La piccola provincia di Ragusa ha, con 4021 impianti, quasi lo stesso numero d’impianti della provincia di Palermo che ha 4881 impianti ma è oltre 3 volte più estesa e ha 4 volte il numero degli abitanti. Ottimi i risultati di crescita di Trapani, che raggiunge e supera i 4mila impianti, e di Caltanissetta che si avvicina ai 3mila impianti.

Nel 2013 la Sicilia ha prodotto da sole, vento e acqua — cioè a costo combustibile zero — quasi il 25% del proprio fabbisogno elettrico pari a 22 miliardi chilowattora. L’energia pulita ha priorità di dispacciamento, per cui le 8 centrali termoelettriche siciliane hanno registrato la produzione più bassa degli ultimi 30 anni.

“Con tanta energia elettrica a costo combustibile zero — dice il coordinatore dello studio, Mario Pagliaro — si apre la strada all’elettrificazione completa degli usi finali dell’energia, partendo dagli impianti di riscaldamento domestici e aziendali, per arrivare all’approvvigionamento delle batterie delle nuove automobili elettriche.

“Il futuro della Sicilia — conclude Pagliaro — è chiaramente nell’energia solare: la fonte affidabile divenuta a basso costo, che si è dimostrata capace in poco più di tre anni di rendere possibile un’autentica rivoluzione energetica e ambientale”.

E’ ampiamente maturo il tempo che il Cnr – che già ha dato al Paese un contributo fondamentale per il varo degli incentivi al solare che oggi fanno dell’Italia il secondo Paese al mondo per potenza fotovoltaica installata – fondi in Sicilia il proprio Istituto per l’energia solare. Lo scrivono nelle Considerazioni finali del Solar Report 2014 del Polo Fotovoltaico della Sicilia i ricercatori del Cnr Francesco Meneguzzo e Mario Pagliaro.

“Dall’agricoltura ai trasporti, dalla nautica all’industria delle costruzioni fino alle produzioni chimiche — scrivono i ricercatori — l’intero sistema produttivo si appresta ad essere rivoluzionato dalle nuove tecnologie dell’energia solare, che — oltre alla conversione diretta della radiazione solare in calore ed elettricità — consentono di utilizzare le biomasse per la produzione di pressoché tutti i prodotti ad alto valore aggiunto oggi ottenuti dal petrolio.

“L’Italia – concludono i due ricercatori — può e deve avere un ruolo attivo in questa evoluzione, dotandosi di un Istituto pubblico di ricerca e alta formazione che consenta ai giovani, alle imprese e alle Pubbliche amministrazioni di cogliere i frutti di questa formidabile evoluzione”.

In Italia, il Cnr dispone di una rete di 112 Istituti nei campi più disparati delle scienze, incluse “la documentazione giuridica” e “la valorizzazione del legno”; e si appresta a rinnovare e consolidare la propria Rete scientifica sul territorio.

E’ dunque strategico che l’Ente fondi al più presto il nuovo Istituto per l’Energia Solare, valorizzando la progettualità sviluppata dai suoi ricercatori nel corso degli ultimi dieci anni.