Sicilia, disoccupazione al 21,9%. I dati di Bankitalia

In Sicilia nei primi sei mesi dell’anno il tasso di disoccupazione resta fra i piú alti d’Italia: risulta pari al 21,9%, il doppio rispetto alla media nazionale 11,8%. Eppure da gennaio a giugno 2016 nell’Isola aumentano gli occupati: sono oltre 25 mila in piú (+1,9%) rispetto allo stesso periodo dell’anno 2015. Lo rivela Bankitalia nel rapporto semestrale sull’economia della Sicilia.
Secondo lo studio la crescita degli occupati ha riguardato soltanto il settore dei servizi (+3,8%) e in particolare il commercio, gli alberghi e i ristoranti, a fronte di un calo nella amministrazione pubblica e nella difesa, in agricoltura, nell’industria in senso stretto e nelle costruzioni. Secondo l’analisi, nei primi 9 mesi dell’anno il ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese siciliane è diminuito del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2015.

 Sul fronte degli investimenti la frenata è vistosa e riguarda sia quelli pubblici che quelli privati con l’unica eccezione del settore agricolo. Un dato spicca su tutti: rispetto allo stesso periodo del 2015, nei primi sei mesi di quest’anno il valore delle gare di appalto bandite dalla pubblica amministrazione è diminuito del 41,8 per cento.

Torna il segno negativo anche nelle esportazioni con l’unica performance positiva per l’agroalimentare che cresce di quasi il dieci per cento nei primi sei mesi dell’anno. Le vendite all’estero sono diminuite in tutti i principali comparti, tranne l’agroalimentare. L’incremento del numero delle compravendite immobiliari non è stato sufficiente a sostenere l’attività produttiva del settore edile, dove il comparto delle opere pubbliche è rimasto debole, in attesa anche dell’attivazione dei fondi della nuova programmazione europea. L’aumento dell’occupazione è proseguito, ma ha riguardato solamente il settore dei servizi (+3,8 per cento) e in particolare il commercio, gli alberghi e i ristoranti. Nei fatti la crescita, pari all’1,9 per cento (oltre 25.000 unità), si è sostanzialmente dimezzata rispetto all’anno scorso.

Riguardo al turismo significativi sono i dati del traffico aeroportuale in Sicilia, nei primi 8 mesi dell’anno, che ha registrato un aumento del numero di voli e di passeggeri rispettivamente del 7,6 per cento e dell’8,3 per cento. In particolare, l’incremento dei passeggeri sui voli internazionali è risultato in crescita dell’11,3 per cento.

Nonostante un rallentamento rispetto al 2015, il mercato del lavoro in Sicilia nel primo semestre del 2016 mantiene un andamento positivo. In base alla rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, nei primi due trimestri dell’anno il numero medio degli occupati è aumentato dell’1,9 per cento (oltre 25 mila unità) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’aumento dell’occupazione – attribuibile interamente al settore dei servizi (+3,8 per cento), con un maggiore contributo di commercio, alberghi e ristoranti, a fronte di una riduzione degli occupati nell’Amministrazione pubblica e difesa – ha riguardato sia le donne sia, in modo più marcato, gli uomini. Gli occupati dipendenti sono cresciuti del 2,5 per cento (stabili gli autonomi, -0,1) e l’aumento ha riguardato sia i contratti a tempo determinato che, soprattutto, quelli a tempo indeterminato, che spiegano oltre i tre quarti dell’incremento.
Ridotti gli occupati tra i 35 e i 54 anni (-1,4), mentre il tasso di occupazione per la popolazione tra i 15 e i 64 anni è aumentato di un punto percentuale, portandosi al 40,3 per cento.

Nel primo semestre del 2016 i prestiti alle imprese sono ancora diminuiti (-1,7 per cento), riflettendo soprattutto la debolezza della domanda di credito; contestualmente, si è rafforzata la crescita dei finanziamenti alle famiglie (+1,2 per cento a giugno, a fronte di un -0,1 per cento della fine del 2015), che ha riguardato sia i mutui immobiliari (+45,8 per cento), in presenza dell’aumento delle compravendite, sia il credito al consumo. Inoltre, dopo l’attenuazione dell’anno scorso, la qualità del credito è nuovamente peggiorata “soprattutto – si legge nel report – per effetto dell’ingresso in sofferenza di finanziamenti che già presentavano difficoltà di rimborso”. Al contempo, rileva Bankitalia, “le disponibilità liquide detenute presso il sistema bancario dalle famiglie e dalle imprese siciliane sono aumentate a ritmi superiori dell’anno scorso”. A giugno, la crescita su base annua, è stata dell’1,8 per cento (0,9 nel 2015).