Sicilia E-Servizi, nuova convenzione con la Regione. Ci costa “solo” 900.000 euro al mese…

Il presidente della Regione Rosario Crocetta ha rinnovato la convenzione con la partecipata Sicilia E-Servizi, al cui comando tempo fa ha messo l’ex magistrato Antonio Ingroia.  Il costo per le casse regionali è di 11 milioni di euro l’anno. Se la cifra vi sembra spropositata, dovete considerare che c’erano tempi in cui la Regione erogava a Sicilia E-Servizi anche 60 milioni di euro in un anno. La convenzione dura cinque anni  e riguarda definisce la disciplina dei rapporti tra la Regione siciliana e la stessa Sicilia e- Servizi, per lo svolgimento di attività informatica, mediante specifici contratti di servizio. Adesso l’accordo deve passare in giunta per l’approvazione. Sicilia E-Servizi si occuperà tra l’altro occuperemo del Centro unico di prenotazione, del 118 e di tutto il settore della digitalizzazione della Sanità, del fascicolo sanitario elettronico. Nei singoli contratti di servizio saranno indicate le modalità di esecuzione delle forniture di beni e o servizi, nonché l’ammontare dei corrispettivi e le relative fonti di finanziamento. Le attività comprendono la conduzione funzionale delle procedure applicative, la manutenzione ordinaria (o corrente) e straordinaria dei sistemi, degli impianti, delle apparecchiature, dei prodotti software acquisiti in licenza d’uso, l’aggiornamento ed ammodernamento tecnico dei sistemi, dei prodotti software acquisiti in licenza d’uso e delle procedure applicative, anche attraverso l’acquisizione di nuove licenze d’uso, ed ancora l’acquisizione e gestione delle prestazioni professionali per lo sviluppo di nuove applicazioni e per la personalizzazione delle applicazioni. All’Ufficio informatico della Regione compete invece la verifica della convenienza, per l’amministrazione, degli affidamenti alla società rispetto alle
condizioni di mercato. Viene istituito il “Comitato di controllo analogo”, attraverso il quale la Regione esercita il proprio controllo sulla gestione della società, analogo a quello esercitato sulle proprie strutture. La Regione mantiene la proprietà dell’infrastruttura informatica regionale, comprensiva
della Piattaforma telematica integrata e di ogni altra struttura. In generale, per i contratti che hanno ad oggetto progetti di sviluppo il pagamento dei corrispettivi dovrà avvenire per stati d’avanzamento La Regione, inoltre, dovrà presentare entro il 30 settembre di ogni anno un pertinente Piano dei fabbisogni regionali (Pfr) relativo all’anno successivo.

SCIOPERO DEL PERSONALE.  Il personale a tempo determinato di Sicilia e-Servizi hanno proclamato lo stato di agitazione permanente e lo sciopero ad oltranza. Ecco in una nota che vengono spiegate le ragioni di questo sciopero. «Noi lavoratori “a tempo determinato” di Sicilia e-Servizi in seguito alla proposta di legge Finanziaria Regionale presentata dal Governo che all’articolo 55 comma 3 cita: “Al fine di provvedere alla sostituzione del personale a tempo determinato impiegato dalla società in house Sicilia e-Servizi, i dipendenti regionali in possesso di specifiche competenze tecnico- informatiche, correlate alle attività della società, già assegnati all’Ufficio di cui al comma 1, possono essere utilizzati in assegnazione temporanea, ai sensi dei vigenti contratti collettivi regionali di lavoro, dalla società in house Sicilia e-Servizi, in base al fabbisogno dalla stessa rilevato. Siamo indignati per l’ennesimo dietrofront del Governo Regionale sulla questione legata ai lavoratori di codesta società. Neppure un anno fa, con delibera di giunta n°6 del 15/01/2014 il Governo aveva approvato le nostre assunzioni sostenute da un inequivocabile parere favorevole dell’Avvocatura di Stato (n.6847 del 2013) con lo scopo di proseguire il c.d. processo di “popolamento” aziendale afferente alla gara ad evidenza pubblica indetta con D.D.G. n.206 dell’ 11/3/2005, in esecuzione all’art. 78 della legge regionale n. 6/2001. Con il suddetto comma 3 dell’art. 55, il Governo di fatto cancella la nostra storia, la nostra professionalità, l’ingente investimento fatto sulla nostra formazione (circa 60 mln di euro) e mette a serio rischio tutto il patrimonio informatico della Regione Siciliana. Nel corso degli ultimi nove anni che ci hanno visto parte attiva (sotto diverse forme contrattuali) nella grande sfida di ammodernamento della Pubblica Amministrazione Regionale, mediante il processo di informatizzazione e rinnovamento tecnologico delle vecchie procedure amministrative, sono stati investiti ingenti capitali pubblici nella nostra formazione che di fatto andranno persi causando evidente danno all’erario. Rinunciando per decenza a commentare l’azione di sostituzione quando si interviene sulla vita e sulla professionalità di un lavoratore, ci preme entrare nel merito della soluzione prevista dal comma in parola. Riteniamo tecnicamente impossibile che i dipendenti regionali dell’Ufficio per l’attività di coordinamento dei sistemi informativi regionali e per l’attività informatica della Regione e delle Pubbliche amministrazioni regionali possano sostituire l’attuale personale altamente qualificato che ha maturato un’esperienza decennale sulla gestione dell’intera Piattaforma Telematica Integrata. Tale considerazione non nasce da un sentimento contingente, ma è il risultato di un’attenta analisi eseguita dalla Dott.ssa Patrizia Valenti, quando da Assessore regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica, durante la seduta n. 90 del 26/11/2013 della Commissione SECONDA – Bilancio, ha affermato: “…l’Ufficio per l’attività di coordinamento dei sistemi informativi regionali…non dispone delle professionalità necessarie alla gestione dei sistemi attualmente in carico a Sicilia e-Servizi Venture. Occorre, pertanto, trovare una procedura amministrativa che consenta di continuare ad erogare il servizio e di non disperdere il patrimonio di conoscenze acquisite dal personale della suddetta società.” Dello stesso parere sono state tutte le dichiarazioni fino ad oggi rilasciate a mezzo stampa da parte dell’Amministratore Unico di Sicilia e-Servizi Avv. Antonio Ingroia, il quale non ha mai trascurato di elogiare il nostro lavoro nonché l’insostituibilità della nostra professionalità. Dall’ultima data di rinnovo, grazie al riassetto della società e ai nostri sacrifici, sono stati risparmiati alle casse regionali circa 23 mln di euro. Giova in questo contesto ricordare che i lavoratori scriventi sono n. 64 mentre e società omologhe di altre regioni virtuose del Nord annoverano un numero di dipendenti superiore anche alle 1000 unità. La nostra presenza, oltre ad essere necessaria e coerente con la visione strategica che la Regione Siciliana affida a Sicilia e-Servizi nella gestione dei servizi informatici, risulta essere legittimata e perentoriamente sancita dalle recenti sentenze del Tribunale del Lavoro di Palermo che ha condannato proprio Sicilia e-Servizi alla stabilizzazione a tempo indeterminato del personale in causa con la società. A questo proposito ci preme sottolineare che noi tutti abbiamo già depositato ricorso per le stesse motivazioni, il quale una volta accolto andrebbe ad incrementare il danno all’erario nell’ipotesi in cui venisse approvato il suddetto comma 3 dell’articolo 55. Per quanto premesso, avendo sottolineato la mancanza dei presupposti tecnici, giuridici ed economici della disposizione del comma 3 dell’art. 55 della legge Finanziaria Regionale, nella speranza di trovare in questo Parlamento dei Siciliani le risposte che il Governo attuale non ci ha dato, i lavoratori “a tempo determinato” di Sicilia e-Servizi sono in sciopero dal 28 aprile».