Sicilia ed Expo 2015, ancora polemiche: "Area ridicola e deserta, non giustifica i costi enormi"

Una delegazione del Movimento 5 Stelle ha fatto visita al padiglione Sicilia dell’Expo di Milano, a guidarla il deputato regionale Giancarlo Cancelleri, il giudizio? “L’area è ridicola e deserta, non giustifica minimamente le cifre che verrà a costare. Vogliamo conto e ragione di ogni centesimo speso. Crocetta e l’assessore Vancheri vengano all’Ars con le carte e col cronoprogramma delle spese e dei risultati che vogliono ottenere“. Lo spazio siciliano appare piccolo, di circa 20 metri quadrati, deserto e inadeguato. A fare acqua non è solo il Cluster Bio Mediterraneo ma anche l’area siciliana, questo il bilancio dell’ispezione grillina.

Queste le dichiarazioni di Cancelleri : “ Definirlo ridicolo è forse un eufemismo, specie se si parametra tutto alla cifra che l’operazione verrà a costare, la bellezza di otto milioni di euro. Somma che, a nostro avviso, è stata praticamente buttata nel cesso. Chi si aspettava mirabilie ed  effetti speciali si metta il cuore in pace, si troverà di fronte ad un buco, dove sono stipate le meravigliose statue di Demetra e Kore, mortificate dall’ubicazione, uno schermo che riproduce velocemente le immagini della nostra terra e poco altro, in uno spazio tra l’altro all’ aperto e ignorato da tutti. Il confronto con le altre regioni vicine è impietoso, l’impressione che se ne ricava  è tutt’altro che positiva per la Sicilia. In questo contesto difficilmente le imprese che si avvicenderanno in questo spazio potranno fare grandi cose, non certo quelle che avevamo pensato noi, e che, sicuramente avranno immaginato loro, sulla scorta della roboante e martellante campagna pubblicitaria che ha anticipato la manifestazione».

Continua Cancelleri:«Uno spazio ridicolo, un buco di una ventina di metri quadrati, pressoché deserto, costato un pozzo di soldi pubblici.  Vogliamo conto e ragione di ogni centesimo investito. Crocetta e l’assessore Vancheri vengano in commissione all’Ars, con l’elenco dettagliato delle spese e il cronoprogramma degli obiettivi da raggiungere. Il confronto con le altre regioni vicine è impietoso, l’impressione che se ne ricava è tutt’altro che positiva per la Sicilia».

Negativo anche il giudizio sul Cluster Biomediterraneo: «Stanno cercando di mettere le toppe e recuperare qualcosa; abbiamo visto tanta buona volontà, qualche prodotto tipico siciliano e degustazioni di vini. Ma, onestamente, l’impressione che se ne ricava non va al di là una sorta di mercatino».