Sicilia, il piano della Grifa per le auto ibride a Termini Imerese

Grifa, Gruppo italiano fabbriche automboli, ha presentato stamane, al ministero dello Sviluppo
economico, il piano industriale per Termini Imerese. Dopo la messa a punto del progetto, riferisce l’assessore alle Attività produttive della Regione siciliana, Linda Vancheri, presente al tavolo, la nuova ibrida sarà pronta per il mercato in diciotto mesi. Il progetto della Grifa dovrebbe partire nel 2015, per occupare circa 400 lavoratori e produrre a regime 35 mila vetture l’anno.

“Alla Grifa abbiamo chiesto certezze sul fronte occupazionale, al prossimo incontro ci auguriamo di ottenere risposte, così come sugli investimenti che il Gruppo automobilistico metterebbe a disposizione per Termini Imerese – dicono Ludovico Guercio Segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo componente della Segreteria provinciale Fim Cisl -. Ci sono ancora dubbi da chiarire sulla sostenibilità industriale del progetto di auto ibrida che la Grifa vuole realizzare a Termini e ancora di più sulla salvaguardia occupazionale dei lavoratori Fiat e dell’indotto”. E chiudono: “Il Ministero allo Sviluppo Economico e Invitalia stanno valutando il progetto sotto l’aspetto finanziario, ci rivedremo per un prossimo incontro che si terrà il 23 luglio, per approfondire principalmente l’aspetto occupazionale e per chiedere un maggiore impegno anche sul fronte dell’indotto locale”. Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani conclude “si faccia presto a dicembre scadrà la cassa integrazione bisogna dare certezze ai lavoratori che attendono da troppo tempo, e si proceda subito con i lavori previsti dall’accordo di programma quadro per potenziare l’area industriale di Termini. Verificheremo nel concreto il piano, ci auguriamo possa tutelare i lavoratori della Fiat e dell’indotto, e che presto si passi dalle parole ai fatti”.
Vincenzo Comella segretario della Uilm manifesta la speranza che “il progetto presentato da Grifa si concretizzi e dia un futuro certo ai lavoratori di Termini Imerese. Ma restiamo prudenti visto gli insuccessi dei precedenti piani di reindustrializzazione”. E aggiunge: “Il Gruppo automobilistico chiede condizioni favorevoli per la riassunzione dei lavoratori. Prospetta 400 occupati su 770 dipendenti ex Fiat, già in cassa integrazione, per assemblare 35mila auto l’anno. I dubbi restano ma la Uilm chiede soprattutto certezze per i lavoratori di Fiat e dell’Indotto”.