Sicilia, musei: le opere d’arte si vedono “aggratis”

di Francesco Appari

Nel primo semestre del 2014 i musei regionali siciliani sono stati visitati da 1.903.696 persone, l’1,94% in più rispetto al primo semestre dello scorso anno. Ma è curioso il dato dei visitatori che hanno pagato il ticket e quelli che sono entrati a musei e aree archeologiche gratuitamente. I visitatori paganti sono stati 899.020, l’1,30% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Mentre i gratuiti superano il milione: esattamente 1.004.676, ben il 5,02% in più rispetto al primo semestre 2013.
In soldoni nel primo semestre del 2014 i musei siciliani hanno incassato  7.092.291,50 euro, il 3,61% in più dell’anno scorso.


A segnare un aumento degli incassi sono le province di Palermo (+5,61%), Catania (+3,83%), e soprattutto Enna e Ragusa. La prima ha registrato un aumento degli incassi del 34,24%, trainata dall’Area archeologica della Villa romana del Casale di Piazza Armerina. In provincia di  Ragusa invece musei e aree archeologiche hanno ricavato il 42,74% in più, anche se si sta parlando di cifre modeste: nel primo semestre 2014 sono entrati in cassa 17.717 euro.


Scorrendo i dati si incrociano aree archeologiche e musei che hanno avuto pochi visititatori paganti, e tanti, in proporzione, spettatori gratuiti.
Un differenza sostanziale, tra gratuiti e paganti, c’è ad esempio al Museo Archeologico Regionale Lilibeo di Marsala. Dove degli oltre 29 mila visitatori al giugno 2014, circa 6 mila sono quelli che hanno pagato il ticket, e 23 mila gli ingressi gratuiti. Come succede lo spiega la direttrice del Museo, Maria Luisa Famà: “Semplice, entrano gratis ai musei e alle aree archeologiche pubbliche i cittadini dell’Unione europea minorenni. Inoltre fino a poco tempo fa anche gli Over 65 avevano diritto di entrare gratis. Poi il ministro Franceschini ha tolto questa possibilità, e gli ovr 65 pagano regolarmente il biglietto”.
Per la Famà la differenza consistente tra paganti e gratuiti è positva. “Abbiamo avuto molte scuole in questi mesi. Va in linea con il percorso di educazione che abbiamo intrapreso, con i progetti che mettiamo in campo e le iniziative come le domeniche al Museo”.


Regina degli incassi in Sicilia è Taormina, col suo Teatro Antico, che nel primo semestre di quest’anno ha incassato 1.526.389 con 325.752 visitatori.
Segue la Valle dei Templi ad Agrigento, con 1.370.458 euro, e  271.282 visitatori. E ancora l’Area archeologica della Neapolis e Orecchio di Dionisio ha incassato 1.254.585 di euro, e si è fatto vedere da 208.658 persone.
L’Area archeologica della Villa romana del Casale di Piazza Armerina ha incassato in questi sei mesi 1.069.161 euro dai 171.197 visitatori (tra paganti e non). In provincia di Palermo è il Duomo di Monreale il sito più visto: ha incassato 273.332 euro in questi sei mesi, e ricevuto 109.350 visitatori (di cui 62 mila non paganti). Nel Trapanese in testa c’è l’area archeologica di Segesta,con il teatro e il tempio visti da 134.498 persone, per un incasso di 413.161 euro.