Sicilia, nasce il Crocetta ter, quanto durerà?

Le scommesse sono già aperte. Quanto durerà il Crocetta ter, il terzo governo in due anni del presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta? Le condizioni per non arrivare a mangiare neanche il panettone  – come si dice nel gergo calcistico – ci sono tutte, dato che è vero che il Pd ha ritrovato per ora, solo per ora, una certa tranquillità, ma si deve fare i conti con le turbolenze di Articolo 4, che solo all’ultimo ha indicato in giunta il penalista più famoso che c’è in Sicilia, Nino Caleca, con delega all’agricoltura.
Per il resto, l’agnello  è stato sacrificato: con buona pace di Lumia, la sua pupilla Nelli Scilabra abbandona la formazione, anche se per lei c’è il corri corri per trovarle adeguato e “prestigioso incarico”, dicono negli ambienti di Crocetta. Non si può mica interrompere una carriera politica a 23 anni. Sulla nuova Giunta, poi, pesa il commissariamento del Governo. Certo che è curiosa la politica. Renzi manda i siluri su Bruxelles perché non vuole che l’Italia sia condizionata nelle sue scelte di politica economica dai lacci dell’Unione, e poi fa la stessa cosa con Crocetta, mandando di fatti un suo commissario a vigilare sui conti, Alessandro Baccei.

Veniamo ai nomi, allora. Confermati al loro posto Lucia Borsellino, con la delega di assessore alla Salute, Linda Vancheri, già assessore alle Attività Produttive riconfermata nel medesimo ruolo. “La scelta di entrambe nel quadro generale di totale cambiamento della giunta, è motivata – spiega Crocetta – dal rispetto degli accordi elettorali che prevedevano già entrambe le personalità”.

I nomi dei nuovi assessori che entrano in giunta sono: Alessandro Baccei, economista, concordato dal presidente Crocetta con il sottosegretario Delrio. Certa per lui la delega di assessore all’Economia. Per il Pd entrano in giunta: Vania Contrafatto, sostituto procuratore di Palermo,Antonio Purpura, ordinario di Economia del Turismo all’Università di Palermo, Cleo Li Calzi, presidente del nucleo di valutazione fondi strutturali extraregionali, Bruno Caruso, docente universitario, esperto di diritto del lavoro. Per il Megafono, Mariella Lo Bello, per il Pdr, Maurizio Croce, dirigente Invitalia, esperto nel campo della prevenzione rischio idrogeologico.

Entra pure una personalità quale l’avvocato Nino Caleca, non concordato ufficialmente con Articolo 4, ma molto vicino al movimento.  Marcella Castronovo, vice segretario generale della Presidenza del Consiglio e Giovanni Pizzo, già capo segreteria tecnica dell’assessore alle Infrastrutture entrano in giunta per l’Udc.

“Si tratta di una giunta di alto profilo – ha detto Crocetta – che ha il gradimento dei partiti e del presidente, che consente di rilanciare il grande lavoro di riforme e cambiamento della Sicilia, in un quadro di condivisione con i partiti e i gruppi parlamentari. L’insediamento avverrà immediatamente dopo l’acquisizione delle dichiarazioni di incompatibilità, la verifica sulle inconferibilità e dei carichi pendenti”. Il presidente Rosario Crocetta ha annunciato che presenterà la nuova squadra al completo nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà giovedì mattina. Nell stesso giorno Arriverà in aula alle ore 16 la mozione di sfiducia al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Lo ha stabilito poco fa la conferenza dei capigruppo dell’Assemblea regionale siciliana. La mozione è stata presentata nei giorni scorsi dall’opposizione, compreso il M5S.

“La rinuncia alla Scilabra non è un gesto di debolezza del governo regionale. Sarebbe stata una delegittimazione del presidente se l’accordo avesse previsto la conferma di altri nomi, dato che alcuni partiti chiedevano di confermare i propri assessori, come Articolo 4 con Reale. Ma dato che l’azzeramento e’ totale il discorso cambia”.

Così il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta sulla esclusione dell’ex assessore alla Formazione, Nelli Scilabra.

“Nelli è giovane e brava – ha continuato -, una risorsa della politica siciliana e una ragazza intelligente che potrà dare un contributo anche in altre posizioni, alla lotta dei giovani siciliani per un lavoro, per una Formazione più giusta, contro gli sprechi e la corruzione. Lo stesso vale per Calleri. I rifiuti e la formazione sono settori delicati e chiunque venga scelto deve essere concordato con me altrimenti non funziona”.