Sicilia, pesca: sbloccati 22 milioni destinati ai Gruppi di azione locale

Si sbloccano fondi per 22 milioni di euro destinati a finanziare i Piani di Sviluppo Locale nel settore della Pesca. Prendono finalmente avvio i G.A.C. della Sicilia dopo un lungo e travegliato percorso che ne ha visto la definitiva costituzione – con personalità giuridica – tra il 2013 ed il 2014.

“Si tratta di un primo concreto passo avanti nella ridefinizione di una politica di valorizzazione del settore della pesca e delle professioni legate al mare – ha dichiarato l’Assessore Ezechia Reale – che proprio ieri, in occasione della presentazione del Rapporto annuale sulla Pesca, aveva evidenziato come “la politica negli ultimi anni ha perso preziose occasioni per sostenere un cambiamento di cultura che vede nel mare una potenzialità sia sotto il profilo imprenditoriale ed occupazionale che sotto il profilo della salvaguardia e valorizzazione ambientale”. “Il FEAMP 2014-2020, nuovo strumento di programmazione comunitaria, infatti – secondo l’Assessore Reale – dovrà ribadire i concetti della blue economy già sposati dall’Unione Europea e costruire occasioni virtuose di programmazione e di sviluppo per il settore in una logica che non guardi alla soluzione immediata dei problemi, ma costruisca opportunità di sviluppo tangibile e di rilancio economico e culturale a medio e lungo termine”.

“Per gli 11 GAC siciliani si è attivata una dotazione di 22 milioni di euro (due per consorzio) – ha precisato il Dirigente Generale della Pesca, Dario Cartabellotta.. La Regione ha fornito la propria consulenza nella predisposizione dei bandi-tipo attraverso cui i Consorzi daranno concreta attuazione alle Misure del PO FEP 2007/2013, e cioè: mis. 1.5 “Compensazione socio-economica”, mis. 2.3 “investimenti nei settori della trasformazione e della commercializzazione” e mis. 3.3 “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca “. I GAC, intanto, sin da oggi hanno avviato la pubblicazione dei bandi.

“Con l’attivazione degli 11 GAC attualmente costituiti in Sicilia – dichiara l’Assessore Reale – si apre una nuova stagione di valorizzazione e promozione della risorsa mare. Bisogna partire dalla consapevolezza del tempo perduto – afferma l’Assessore Reale – e costruire una nuova cultura del mare che indichi percorsi virtuosi a medio e lungo termine sia nella definizione delle politiche economiche a sostegno delle imprese del settore ittico che per quanto riguarda le azioni a tutela del patrimonio ambientale”.