Sicilia, Piano giovani: la Cna scrive a Crocetta

Dare un ruolo a tutte le associazioni d’impresa , a “titolo gratuito”, per facilitare l’incontro tra imprese e giovani inoccupati, domanda e offerta di lavoro senza ricorrere ad “intermediazioni tanto onerose per i bilanci pubblici quanto inefficienti”. E’ quanto sostiene la Cna Sicilia alla luce del fallimento del cosiddetto Piano giovani in un a lettera inviata al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, agli assessori Giuseppe Bruno e Nelli Scilabra e al presidente della V Commissione Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana.

«Ormai è a tutti chiaro che le politiche occupazionali di cui la Sicilia ha un disperato bisogno possono avere un successo concreto solo se si punta all’incontro diretto tra giovani disoccupati ed imprese, bisogno di occupazione e lavoro produttivo – sostengono i dirigenti della Cna -. solo le Associazioni di rappresentanza del lavoro produttivo possono assicurare la facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro dentro le imprese alle giovani generazioni della nostra Regione».
Mentre Legacoop Sicilia fa appello affinché non venga bloccato tutto: «Sarà compito della magistratura accertare responsabilità in merito alle criticità e alle disfunzioni che sono emerse nell’applicazione del piano. E’ però importante che quanto accaduto non finisca per bloccare l’intero piano – dice il presidente regionale Elio Sanfilippo – chiediamo alle forze politiche un impegno comune nell’interesse di creare nuove opportunità di lavoro».
«Abbiamo già avuto modo – dice ancora Sanfilippo – di apprezzare il lavoro e l’impegno dell’assessore Scilabra per il Piano giovani che rappresenta uno dei pochi interventi qualificati (apprezzato anche a livello ministeriale) per avvicinare i giovani all’impresa e al mondo del lavoro. Quello che riteniamo però essenziale e prioritario è salvaguardare gli obbiettivi del provvedimento che consentirà, tra l’altro, a tanti giovani siciliani di avviare una propria attività di impresa in tutti i settori dell’economia e nella gestione di beni e aziende confiscate alla mafia. A questo proposito grazie al protocollo firmato con l’assessore le associazioni cooperative sosterranno con propri esperti, e gratuitamente, i giovani pronti a scommettersi sotto forma cooperativa».
Da qui l’appello a tutte le forze politiche affinché «al di là della legittima dialettica e polemica nella diversità del ruolo che svolgono evitino inutili strumentalizzazioni e trovino il modo di realizzare un impegno comune e una proficua collaborazione di fronte all’interesse primario di creare una opportunità di lavoro e di sviluppo per la Sicilia e i suoi giovani».