Sicilia, ma quale bilancio: sarà esercizio provvisorio. Ecco tutti i contributi che saltano

Ma quale bilancio. In Sicilia ancora una volta sarà esercizio provvisorio. L’annuncio viene da Rosario Crocetta, Presidente della Regione Siciliana. Troppi ritardi. La Finanziaria è infatti arrivata in ritardo in commissione Bilancio, e Crocetta ha deciso che si andrà avanti con l’esercizio provvisorio per due mesi. La norma verrà approvata questa mattina, e conterrà soprattutto alcune disposizioni per i 15.000 precari, che senza bilancio rischiano di non essere pagati. La vicenda nasconde ovviamente le grandi difficoltà della maggioranza, che  ha respinto la proposta di Crocetta di approvare entro fine anno una manovra di una quindicina di articoli.

Dunque, tutto rinviato a marzo. Nell’attesa   scatta una proroga del contratto a termine. Salvi quindi i 16 mila dei Comuni, i 6 mila Asu, i 3 mila Pip di Palermo, i circa 2 mila impiegati nei cantieri di servizio di Enna e Caltanissetta.

Dovrebbe esserci anche qualcosa per alleggerire la crisi finanziaria dei Comuni.

Con la Finanziaria, cadono una serie di finanziamenti a pioggia che erano stati previsti:  8 milioni e 708 mila euro.

L’Irsap  doveva avere 13 milioni e 377 mila euro (2 dei quali congelati), il Ciapi 2 milioni e 175 mila euro (435 mila congelati), l’Istituto di granicoltura 171 mila euro (34 mila congelati), l’Istituto Vino e Olio 5 milioni e 230 mila euro (un milione e 46 mila euro congelati). Per l’Istituto per l’incremento ippico erano previsti 2 milioni e 5 mila euro (401.000 congelati), per l’Istituto Zootecnico 2 milioni e 996 mila euro (600 mila congelati), per l’Esa 14 milioni e 581 mila euro (2 milioni e 916 mila congelati), per i gestori di enti parco e riserve 13 milioni e 556 mila euro (2 milioni e 711 mila congelati) ma c’è pure un secondo finanziamento da un milione e 287 mila euro.

Gran parte dei finanziamenti era destinata ai teatri: 1 milione e 564 mila euro allo Stabile di Catania, (313 mila congelati), 12 milioni e 435 mila euro al Bellini di Catania (2 milioni e 487 mila congelati), 3 milioni e 797 mila euro al Teatro di Messina (759 mila congelati), 2 milioni e 515 mila euro per il Biondo di Palermo (503 mila congelati), 574 mila euro per l’Inda (115 mila congelati), 7 milioni e 986 mila euro per l’Orchestra sinfonica (un milione e 597 mila congelati), 6 milioni e 699 mila euro per il Massimo di Palermo (un milione e 340 mila congelati). A Taormina Arte sarebbero andati 787 mila euro (157 mila bloccati), alle Orestiadi di Gibellina 268 mila (54 mial bloccati). Per il Brass Group erano previsti 250 mila euro (50 mila bloccati).

Anche quest’anno è stato previsto il Furs, fondo per lo spettacolo che prevede un bando da 5 milioni. E c’è pure un secondo finanziamento per enti minori che vale 2 milioni e mezzo. In più era stato creato un fondo da un milione e 145 mila euro per «iniziative di carattere culturale, artistico e scientifico di particolare rilevanza».

Fondi anche per associazioni antiracket (435 mila euro), per le vittime di richieste estorsive (113 mila) e per gli imprenditori che denunciano gli estortori (426 mila). Per i talassemici erano pronti 9 milioni e 250 mila euro (1,8 congelati), per le comunità che ospitano minori 14,3 milioni (2,8 congelati).

Per l’Autodromo di Pergusa erano pronti 400 mila euro, per gli aeroporti di Birgi e Comiso 5 milioni. Per gli Ersu (enti di diritto allo studio) 12 milioni e 371 mila euro (2 milioni e 474 mila congelati) e altri 3 milioni e mezzo erano destinati alle borse di studio nelle università di Palermo, Catania e Messina.