Sicilia, rifiuti: 11mila lavoratori a rischio

Circa 11mila lavoratori a rischio e, per la maggior parte, senza stipendio da mesi, alcuni già licenziati, una riforma ancora inattuata, con “l’anarchia che regna in ogni territorio, in balia delle decisioni degli amministratori locali”. A scattare la fotografia del settore rifiuti in Sicilia sono la Fit Cisl e la Cisl Sicilia, che puntano il dito contro il rischio di “una macelleria sociale senza precedenti”.
Il sindacato farà il punto della situazione venerdì prossimo durante un incontro in programma, a partire dalle 10 presso l’Astoria Palace hotel, a Palermo. Interverranno i segretari Cisl Sicilia, Maurizio Bernava; Fit Cisl Sicilia, Amedeo Benigno; Fit Cisl Ambiente, Dionisio Giordano; il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando; una rappresentanza di sindaci; l’assessore regionale all’Energia e Rifiuti Salvatore Calleri; Gregory Bongiorno, presidente di Confindustria Trapani.
”Una situazione allarmante quella del settore rifiuti – lamenta il sindacato -. I lavoratori non ricevono gli stipendi, a volte anche licenziati, i comuni continuano a non pagare i servizi, i territori
sono al limite dell’emergenza sanitaria come ad esempio nella provincia di Palermo, la legge regionale che ha istituito gli Aro ha di fatto impantanato la riforma e il sistema regionale, causando solo macelleria sociale”.