Sicurezza rete ferroviaria, Musumeci e Falcone scrivono a Rfi e Trenitalia

Una nota a Rfi e Trenitalia per chiedere rassicurazioni sulla sicurezza della rete ferroviaria in Sicilia. Dopo l’incidente ferroviario verificatesi la settimana scorsa in Lombardia il governo siciliano ha formalizzato la richiesta ai vertici di Rete ferroviaria italiana e Trenitalia. Sono stati il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone a comunicarlo nell’ambito dell’incontro con gli esperti di trasporti delle Università isolane le loro opinioni, prima della firma del nuovo contratto di servizio decennale con Trenitalia che vale 1,2 miliardi di euro. L’obiettivo della Regione è di potenziare la rete ferroviaria siciliana e nel contempo migliorare la qualità del servizio offerto agli utenti nell’Isola.

Con questo scopo, il presidente ha incontrato stamane i docenti trasportisti degli atenei di Palermo, Catania ed Enna, Giuseppe Salvo, Matteo Ignaccolo e Giovanni Tesoriere. Intorno allo stesso tavolo, anche l’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone e i dirigenti del Dipartimento regionale, Fulvio Bellomo e Carmen Madonia.
“I siciliani – afferma il presidente Musumeci – si aspettano molto da questo governo, che adotta un metodo diverso rispetto al passato. I cittadini hanno il diritto di avere la stessa qualità del servizio che Trenitalia offre, da tempo, nelle altre Regioni italiane. Abbiamo già incontrato i rappresentanti dei pendolari e degli utenti e la bozza di contratto è stata anche sottoposta all’attenzione dei docenti delle università siciliane per avere un loro parere”.

Nel corso dell’incontro, da parte degli esperti è emersa la comune opinione che nel contratto vadano modificate alcune previsioni alquanto penalizzanti per la Regione e per i cittadini: dall’irrisorietà delle penali in caso di disservizi alla mancanza di informazioni per gli utenti; dall’esosità dell’aumento annuo delle tariffe al rischio che dei minori introiti dovuti a diminuzione dei passeggeri si debbano fare carico le casse pubbliche. E ancora la mancata previsione intermodale tra ferro e gommato, il restyling delle carrozze, il monitoraggio continuo sulla qualità del servizio. Per i docenti universitari, nel contratto proposto da Trenitalia non c’è un’idea innovativa per un rilancio delle ferrovie in Sicilia, quasi volendo mantenere un’arretratezza del servizio nell’Isola.
“Al contrario – conclude il presidente Musumeci – per il governo regionale il ruolo del trasporto ferroviario è una priorità assoluta e in tal senso Trenitalia deve iniziare a offrire servizi migliori. Le linee vanno potenziate e, nell’ottica di un’intermodalità treno-gommato, la presenze delle autolinee diventa essenziale per integrarsi con il trasporto ferrato, specie nelle aree sprovviste di binari”.