Sindacati: in Sicilia trasporti pubblici al collasso

“Il sistema dei trasporti regionale, urbano, sub-urbano ed extraurbano, gommato, ferroviario, marittimo e aereo, aziende pubbliche (Ast) e private, che coinvolge più di diecimila lavoratori addetti, è al collasso, chiediamo un incontro al Presidente della Regione Crocetta”. A chiederlo sono i Segretari regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Franco Spanò, Amedeo Benigno e Angelo Mattone che hanno inviato una lettera al governatore Crocetta e all’assessore ai Trasporti Bartolotta. “Archiviata la questione della fiducia al governo regionale – commentano – è ora che l’esecutivo si occupi dei veri nodi e problemi della Sicilia, come quello del sistema trasporti. Da tempo chiediamo un incontro alla IV commissione dell’Ars, ma non abbiamo mai ricevuto risposta”. Stipendi in ritardo nelle aziende del Tpl, treni soppressi, servizi inadeguati, sono fra i principali problemi lamentati dai sindacati. “La gravissima crisi che investe il trasporto pubblico locale in Sicilia – affermano – è la diretta conseguenza delle scelte fatte negli anni scorsi, dell’applicazione delle diverse leggi finanziarie dal governo nazionale, con tagli insopportabili apportati e con riduzioni dei trasferimenti, che hanno avuto pesanti ricadute sull’organizzazione dei servizi nella nostra regione. La crisi – aggiungono – è anche determinata dal mancato ammodernamento e riforma del settore. Il taglio dei finanziamenti deciso dalla Regione che ha apportato riduzioni al capitolo di spesa dei trasporti, con una decurtazione dei corrispettivi a partire dal 2012 con la proroga sine-die dei contratti di servizi, senza un organico piano regionale dei trasporti, determina il ridimensionamento in termini di quantità ,il peggioramento in termini di qualità e l’esubero di centinaia di lavoratori”. “Ribadiamo quanto sia necessario e urgente attuare interventi radicali che riguardano la programmazione e il riordino del Tpl con interventi di razionalizzazione e di regolazione che consentano, in un processo di liberalizzazione, una sana competizione tra pubblico privato e d’integrazione dei servizi e dei vettori, il rilancio del settore dei trasporti in Sicilia” concludono Spanò, Benigno e Mattone.