Siracusa, Gianninoto: “Lombardo dica la verità sul rigassificatore”

«Non possiamo avere amministratori e politici banderuole al vento che smentiscono se stessi ad ogni cambio di stagione. La Sicilia e Siracusa non lo meritano. Il tempo è ormai passato e noi abbiamo bisogno di certezze e di chi sappia assumersi le responsabilità che la grave situazione economica dell’isola richiede».

Così risponde Pippo Gianninoto, segretario provinciale della Cna e coordinatore del Tavolo per il Lavoro e lo Sviluppo, alle repliche dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, dopo la conferenza stampa dei giorni scorsi dei componenti il Tavolo e del presidente della Camera di Commercio, Ivan Lo Bello, che puntavano il dito proprio sul governatore della Sicilia, per le mancate risposte alle priorità progettuali, ad incominciare dalla realizzazione del Rigassificatore della Ionio Gas nell’area industriale siracusana (mancante solo della firma autorizzativa dopo aver superarto tutte le valutazioni), che in questi ultimi due anni il Tavolo ha segnalato e sulle quali si è più volte confrontato anche con il governo regionale, per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo in provincia di Siracusa.

«Lombardo sa di mentire a proposito del rigassificatore e deve dirci la verità – riprende Gianninoto – e il motivo vero per cui non ha inteso firmare come aveva al contrario assicurato davanti a venti persone, rappresentanti delle associazioni datoriali, forze sindacali, ordini professionali, sindaci e della Curia, che compongono il Tavolo, nell’incontro a Palermo, affermando, sono sue testuali parole: “Sono state superate tutte le perplessità e accettate  le modifiche richieste alla Ionio Gas, con l’allungamento e l’interramento del contenitore, inoltre la struttura sarà realizzata per affrontare un terremoto del 12 grado della scala Richter, sarà messa  in sicurezza l’area circostante alla zona industriale ed è stato previsto un muro di separazione con la ferrovia, e ancora, la sede legale della Ionio Gas sarà in Sicilia, la formazione sarà fatta in loco, e le imprese ed i lavoratori impegnati saranno anche’essi presi in loco, per cui garantisco che entro 15 giorno firmerò l’autorizzazione”. Queste le parole di Lombardo – prosegue Gianninoto – non si capisce come ora abbia cambiato tutto e qual è l’effettivo motivo di questa inversione di rotta che i cittadini di questo territorio hanno il diritto di conoscere. È disarmante, infatti, sapere che lavoriamo da anni per creare progettualità, pensando alla crescita e allo sviluppo di una provincia, che ha notevoli potenzialità, quando poi certa politica sorda e cieca la sta facendo morire.

Lombardo fa lo smemorato così come l’on. Mario Bonomo, altro politico che ha dimenticato di aver apposto la sua firma, assieme a tanti altri, alla lettera con le priorità progettuali che il Tavolo inviò a suo tempo al governatore Lombardo, dove al primo punto c’era proprio la realizzazione del rigassificatore.

Non solo, ma l’assessore regionale di suo riferimento, Amleto Trigilio, recentemente da noi incontrato ma già anche prima nella veste di imprenditore, si è sempre dichiarato favorevole all’impianto di rigassificazione. Dunque Siracusa e la Sicilia – conclude Gianninoto – non hanno più bisogno di “banderuole al vento”, piuttosto dicano con chiarezza cosa vogliono fare della zona industriale e come pensano di riconvertire dieci mila lavoratori attualmente a rischio del posto di lavoro, e decine di piccole imprese a rischio chiusura che lavorano nell’indotto».