Sostegno all’editoria siciliana, si va verso un contributo di 400 mila euro dalla Regione

Grandi passi in avanti sono stati fatti all’Ars in favore dell’editoria siciliana e delle sue imprese. Ieri mattina in Commissione Bilancio sono stati uniti tre disegni di legge per i quali sono stati stanziati 400 mila euro. Di pomeriggio in aula  è stata votata la mozione in favore di “Interventi a sostegno delle piccole e medie imprese siciliane, titolari di emittenti televisive locali, per il rafforzamento tecnologico-organizzativo e la transizione al sistema digitale terrestre”.  In aula è intervenuta l’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri che ha sostemuto che dopo un attento studio sono state individutale almeno 110 imprese editoriali che hanno bisgno di almeno 15 milioni di euro e dello stanziamento di fondi comunitari.

Il vicepresidente vicario della II Commissione, Vincenzo Vinciullo, ha sostenuto con orgoglio che si tratta di: “Norme per la promozione e il sostegno alle imprese dell’informazione locale. Si tratta di norme essenziali per garantire quelle pluralità dell’informazione di cui il territorio ha comunque bisogno e la stessa indipendenza delle testate. L’obiettivo è quello di rafforzare la presenza locale degli organi di informazione, di superare le obiettive difficoltà contingenti, di sostenere l’innovazione tecnologica e di prodotto del settore”.

“Fra gli obiettivi, ancora – conclude – quello di riqualificare e aggiornare la formazione del personale giornalistico e tecnico, accanto alla salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Di pomeriggio in aula è stata dibattuta e votata la mozione per gli “Interventi a sostegno delle piccole e medie imprese siciliane, titolari di emittenti televisive locali, per il rafforzamento tecnologico-organizzativo e la transizione al sistema digitale terrestre”.

La mozione porta come prima firma quella del deputato di Grande Sud Bernardette Grasso che ha subito preso la parola spiegando che: “In un momento di crisi ci sono 100 emittenti locali che garantiscono il pluralismo dell’informazione. Molte emittenti hanno avuto delle spese per il passaggio dall’analogico al digitale. Le altre regioni sono intervenute con fondi regionali o comunitari. Il Veneto ha previsto un rimborso delle spese per le emittenti del 100%. In Sicilia c’è un problema occupazionale nelle emittenti televisive”.

In aula è intervenuta l’assessore alle Attività produttive, Linda Vancheri che ha sintetizzato l’operato del suo dipartimento in materia e la stima delle somme necessarie al settore per essere sempre aggiornato ed innovato, in 15 milioni di euro per 110 imprese siciliane: “Abbiamo fatto una ricerca per vedere se c’erano stati interventi in favore delle PMI titolari di emittenti televisive e non ne abbiamo trovati. Evidentemente chi era al governo non ha pensato che ci sarebbe stato il passaggio dall’analogico al digitale. Il numero delle imprese radio televisive si aggira intorno alle 110 imprese. Occorre sostenere le aziende in esame per favorirne lo sviluppo tecnologico volto all’innovazione degli impianti nonchè al potenziamento dell’informazione locale e allo sviluppo di nuovi contenuti e servizi su reti digitali. Occorre favorire l’aggregazione in termini operativi delle aziende in esame attraverso la promozione di distretti produttivi dedicati o di reti d’impresa, che garantirebbero all’azienda una rafforzamento strutturale, che consentirebbe di sostenere al meglio la concorrenza dei grossi gruppi televisivi. Occorre inoltre sostenere il miglioramento e la valorizzazione e l’aggiornamento professionale dei dipendenti. Si pensa che una dotazione congrua possa stimarsi intorno ai 15 milioni di euro da reperire dalle economie conseguite dall’obiettivo 51.1 e dal 4.2 della programmazione 2007/2013. Ma altre risorse potrebbero essere reperite attraverso i fondi comunitari per il periodo 2014/2020”.